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Colf arrestata per l’omicidio di Rosanna Aber, lo sfogo dell’anziana prima di morire: “Ora vado a denunciare”

Rosanna Aber, qualche ora prima di morire, aveva rivelato all’impiegata di un’agenzia di viaggi di voler andare dalle forze dell’ordine a denunciare il furto di denaro dal suo conto corrente: aveva scoperto che erano stati prelevati duemila euro a sua insaputa. Per la sua morte, è indagata la sua colf 25enne.
A cura di Ilaria Quattrone
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La 25enne Krystyna Mykhalchuk è la donna che è stata arrestata perché accusata di aver spinto dalla finestra Rosanna Aber, la 77enne morta nel 2022 a Colognola (Bergamo). Sulla base di quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima si sarebbe confidata con l'impiegata di un'agenzia viaggi alla quale, qualche ora prima della morte, aveva saldato un conto per una vacanza a Tenerife che avrebbe dovuto fare con la sorella.

L'anziana aveva scoperto che le era stato rubato del denaro

L'anziana aveva scoperto alcuni ammanchi di soldi sul suo conto: poco prima si era recata in banca per prelevare il denaro necessario per il saldo. Lì le era stato comunicato, sulla base di quanto riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, che erano stati prelevati duemila euro in tre giorni con il bancomat. La stessa impiegata le aveva così consigliato di andare dalle forze dell'ordine e denunciare.

Le erano stati rubati 200 euro in casa

"Oggi pomeriggio vado con mia figlia e denuncio", avrebbe rivelato la donna. Aber avrebbe ritenuto la 25enne responsabile del furto perché, diverso tempo prima, le erano spariti duecento euro. Le intercettazioni della squadra mobile, hanno permesso di scoprire che Mykhalchuck aveva detto al marito di aver ricevuto 150 euro in prestito dall'anziana e di non averglieli ancora restituiti.

Per i prelievi, invece, ha sostenuto di essere andato in banca con l'anziana. Una telecamera di sorveglianza l'avrebbe però ripresa il 5 aprile da sola. Il 13 il 21 luglio invece il cellulare invece si sarebbe agganciato alle celle telefoniche che si trovano nella zona della banca. La vittima, inoltre, era solita annotare i prelievi e le spese in un quaderno. Di quei tre però non sono stati trovati appunti.

Durante l'interrogatorio di garanzia, l'indagata non ha risposto alle domande della giudice. Ha solo rilasciato alcune breve dichiarazioni spontanee: "Non ho ucciso nessuno".

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