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Claudio Dohla ucciso con una coltellata alla schiena, chieste condanne a 10 e 6 anni di carcere

Il 23 gennaio 2025 dovrebbe arrivare il verdetto del processo con rito abbreviato a carico di Flavius Micu e Radu Cosmin Baca. I due sono accusati, con ruoli diversi, dell’omicidio di Claudio Dohla, avvenuto il 13 dicembre 2023 a Mede (Pavia).
A cura di Enrico Spaccini
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(Archivio)
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La Procura di Pavia ha chiesto condanne a 10 e 6 anni per omicidio per Flavius Micu e Radu Cosmin Baca. I due sono accusati della morte di Claudio Dohla, ucciso il 13 dicembre 2023 con una coltellata alla schiena in via Fratelli Magnani, a Mede (in provincia di Pavia). Stando a quanto ricostruito dalle indagini, sarebbe stato Micu a colpire il 33enne, mentre Baca avrebbe avuto un ruolo più marginale. L'esito del processo che si sta celebrando con rito abbreviato è atteso per il 23 gennaio, intanto il giudice ha alleggerito le misure cautelari per i due imputati, disponendo i domiciliari per il primo e il ritorno in libertà per il secondo.

Secondo gli investigatori, Dohla la sera del 13 dicembre dell'anno scorso si era presentato davanti all'abitazione di Micu insieme a due amici per discutere con lui. Il 39enne era titolare di una ditta che vende auto usate e, ha spiegato agli inquirenti, ne aveva cedute un paio a Dohla. Questo, però, avrebbe mancato alcuni pagamenti relativi ai passaggi di proprietà. Dopo una discussione iniziata al telefono, i due si sono incontrati davanti all'abitazione di Micu dove, poi, sarebbe avvenuto l'omicidio.

Il 39enne avrebbe inferto il colpo alla schiena del rivale, mentre Baca avrebbe partecipato all'aggressione. La difesa ha chiesto per entrambi la riqualificazione del reato in eccesso colposo di legittima difesa in quanto, hanno dichiarato, avrebbero agito per timore di una ritorsione da parte di Dohla e del suo gruppo.

La Procura ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per Micu e a 6 anni per Baca per omicidio. Intanto, il giudice Luigi Riganti ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Fabio Santopietro disponendo i domiciliari per il primo e il ritorno in libertà per il secondo. Il 23 gennaio dovrebbe arrivare il verdetto del processo con rito abbreviato.

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