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Ciro Di Maio ai domiciliari, l’avvocato: “È ancora provato e turbato per quanto successo”

“Il mio assistito è ancora molto provato da quanto è successo”: a dirlo a Fanpage.it è l’avvocato Nadia Savoca difensore di Ciro Di Maio, il conduttore televisivo arrestato negli scorsi giorni dopo che è stato trovato in casa sua un litro di Gbl o “droga dello stupro”. Ieri, il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari: “È una buona notizia, considerato che avevamo chiesto una misura meno afflittiva”, ha spiegato il legale.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Quella degli arresti domiciliari è sicuramente una bella notizia, considerato che avevamo richiesto una misura meno afflittiva, ma il mio assistito è ancora molto provato da quanto successo. Quello che ha affrontato lo ha turbato psicologicamente": a dirlo a Fanpage.it è l'avvocato Nadia Savoca difensore di Ciro Di Maio, il conduttore televisivo arrestato alcuni giorni fa dopo che in casa sua a Milano è stato trovato un litro di Gbl o "droga dello stupro". Ieri il giudice per le indagini preliminari Sara Cipolla ha disposto la misura degli arresti domiciliari: l'attore, che si trovava nel carcere di San Vittore, è potuto tornare nel suo appartamento.

Ciro Di Maio sta seguendo una terapia

Nella sua abitazione, Di Maio continuerà con la terapia che – come precisato dall'avvocato a Fanpage.it – "non ha mai fermato". Il conduttore infatti, durante l'interrogatorio, ha spiegato di "non essere uno spacciatore, la sostanza non era destinata a feste o altro, era per me, ne sono dipendente da molti anni ormai". Ha inoltre spiegato di seguire un programma terapeutico che prevede di "scalare" riducendo il consumo. Il legale Savoca ha infatti precisato di aver presentato e depositato tutta la documentazione medica necessaria a dare dimostrazione di quanto detto dal suo cliente: "La terapia prescrive l'assunzione di due millilitri ogni due ore e comunque fino a un massimo di cinque dosi giornaliere".

L'avvocato: Non poteva comprare meno di un litro

E relativamente all'accusa che il 46enne avesse ordinato un'ingente quantità di droga, superiore a quanto si potrebbe consumare personalmente, l'avvocato ha precisato a Fanpage.it: "La quantità di prodotto acquistabile dipende dai mercati. Lui non poteva comprare meno di un litro perché in quelle quantità viene venduto". Oltre a questo procedimento, l'uomo è impegnato in un altro e sempre per lo stesso reato. Anche in questo caso è assistito dall'avvocato Savoca: "Dopo gli arresti domiciliari, è stato disposto l'obbligo di firma".

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