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“Circondata da Airbnb nel mio palazzo a Milano, temo che mi alzino l’affitto”: la denuncia di Gaia

“Ho paura che il proprietario di casa possa allineare il canone del mio affitto a quello dell’Airbnb che ho di fianco, per poter guadagnare di più. O mandarmi via”, è la testimonianza di Gaia, 36 anni, milanese. “Questi appartamenti, oltre a essere messi sul mercato a prezzi stellari, provocano anche una serie di disagi per i vicini tra rumori, bivacchi, continuo via vai”.
A cura di Francesca Del Boca
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Su dieci appartamenti, in un palazzo milanese nel cuore di Città Studi, ben cinque appartengono ormai a un grande player degli affitti brevi. "E ogni anno aumentano sempre di più. Non pensavo l'avrei mai detto, ma ora ne sono certa: gli affitti brevi hanno rovinato Milano". È lo sfogo di Gaia B., classe 1987, docente di un celebre istituto privato cittadino e soprattutto residente nei pressi del Politecnico, a Fanpage.it. "Questi appartamenti, oltre a essere messi sul mercato a prezzi stellari, provocano anche una serie di disagi anche per i residenti".

A quali disagi ti riferisci?

Abito in un piccolo condominio tranquillo, fatto di pochi piani. Sono però ormai circondata da appartamenti messi sul mercato degli affitti brevi, e quindi destinati a uso turistico. Uno di loro si trova proprio sul mio pianerottolo, dove fino a un anno fa abitava una famiglia. Risultato: l'altra sera dei ragazzi non riuscivano ad accedere con il codice e si sono messi a urlare al telefono in piena notte, per ore. Ad agosto ho trovato una coppia di turisti addormentata davanti alla porta, non erano neanche entrati in casa. E in generale vedo sempre gente che bivacca o si aggira sul pianerottolo, parla a voce alta, lascia il portone d'ingresso aperto. Un via vai perenne che non mi fa sentire molto sicura. Senza contare poi la questione dei prezzi. Esorbitanti.

I prezzi degli immobili destinati agli affitti brevi?

Ho visto l'annuncio dell'appartamento speculare al mio online, su un celebre portale, a più di duemila euro al mese, ossia il doppio del mio canone d'affitto. Ho paura che il mio proprietario di casa si accorga di questa differenza di prezzo, e possa aumentare la richiesta per poter guadagnare di più. O mandarmi via, una volta scaduto il contratto. È stato molto difficile trovare questa casa, non vorrei essere costretta a ricominciare da zero.

Perché è stato difficile trovare un appartamento? 

Innanzitutto perché ho un impiego a partita Iva, sono da sola, e nessuno voleva farmi un contratto. Ho dovuto chiedere firme e garanzie di ogni genere ai miei genitori, a quasi 40 anni e dopo 15 in cui mi mantengo completamente da sola… l'ho trovato umiliante. Dopo interrogatori e selezioni durissime, estenuanti. E poi, naturalmente, è stato difficile per via del prezzo.

Quanto spendi al mese per l'affitto?

Spendo circa mille euro per 40 metri quadri in Città Studi. Un prezzo esorbitante ma, ahimè, in linea con i costi della zona e del periodo. Otto anni fa, in Porta Venezia, per un bilocale di identiche dimensioni pagavo 800 euro: quando ho richiamato il proprietario, un paio di anni fa, me ne ha chiesti 1300. Insomma, la situazione è già drammatica… se ci si mettono anche gli affitti brevi, è la fine.

È un fenomeno che sta impattando molto sulla città?

È un'invasione. Quando invece si dovrebbero tutelare i residenti e i lavoratori che producono reddito, consumano, pagano, vivono. Non voglio andare a discapito dei turisti, ma io vivo qui da dieci anni e non voglio trovarmi a dover cambiare città o casa perché non c'è più la possibilità di avere un affitto normale. Penso poi alle giovani generazioni, temo per il futuro. Come fanno oggi i ventenni, come fanno le famiglie che hanno alle spalle, come fanno i giovani professionisti? È tutto un sistema che si impoverisce.

Milano si sta impoverendo?

Scoraggiamo le persone che vogliono lavorare, studiare e costruirsi una vita in città. Mandiamo via i residenti che vivono qui da decenni. Come si può pensare il domani, in questo modo?

Cosa si può fare, allora?

Regolamentare il mercato dell'affitto breve, che al momento mi sembra ancora un vero e proprio Far West. C'è bisogno di limiti molto più stringenti, e di supervisionare tutto il mercato sommerso del nero.

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