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Ciclista uccisa da un tir a Milano, il sindaco Sala: “Serve un piano bici per la città, chiamerò Salvini”

Beppe Sala ha annunciato l’intenzione di studiare un piano per la sicurezza dei ciclisti in città. Questo, spiega il sindaco di Milano, dovrà andare oltre le sole piste ciclabili, perciò ne parlerà anche con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
A cura di Enrico Spaccini
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Beppe Sala (foto da Facebook)
Beppe Sala (foto da Facebook)

In circa 24 ore si sono verificati a Milano due incidenti che hanno coinvolto chi ha scelto la bicicletta come mezzo di trasporto in città. Ieri mattina, 29 agosto, Francesca Quaglia è stata travolta e uccisa da un camion a un incrocio in zona Porta Romana, mentre oggi, 30 agosto, una 42enne è stata colpita da un'auto che si stava ribaltando in corso XXII Marzo. "È obiettivamente una tragedia", ha commentato il sindaco Beppe Sala riferendosi in particolare alla morte della 28enne, "dobbiamo andare oltre la questione delle piste ciclabili, contatterò il ministro Salvini per chiedergli cosa si può fare insieme".

L'obbligo del sensore dell'angolo cieco non sarà derogabile

Dal prossimo ottobre a Milano scatterà per i mezzi pesanti l'obbligo di avere il sensore dell'angolo cieco. Si tratta di una misura di sicurezza che avverte il conducente quando c'è un potenziale pericolo di collisione nei punti che gli specchietti non riescono a mostrare.

Il sindaco Sala, a margine della cerimonia di apertura della Fei Jumping European Championship Milano 2023, ovvero gli europei di salto a ostacoli che si tengono all'Ippodromo, ha già assicurato che non è disposto a concedere deroghe a riguardo.

Il piano bici

Tuttavia, non sempre gli incidenti in cui rimangono coinvolti ciclisti riguardano il problema dell'angolo cieco. Perciò, il sindaco ha annunciato la sua intenzione di creare "un gruppo di lavoro ristretto che si interfaccia con le altre città internazionali, perché serve più che mai un piano bici per la città". L'obiettivo, continua il primo cittadino, è "diffondere le biciclette in sicurezza" con l'intento di evitare che qualcuno possa rinunciare alle due ruote perché non si sente sicuro a girare in strada.

Per poter realizzare tutto questo, però, sarà necessario avviare un dialogo anche con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quindi con Matteo Salvini: "Ho letto le sue dichiarazioni, dice che nel nuovo codice della strada ci sarà grande attenzione anche ai ciclisti". Il codice dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell'anno e, nel frattempo, Sala annuncia: "Contatterò il ministro perché chiedergli cosa si può fare insieme".

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