Ciclista di 28 anni uccisa da un tir a Milano: “Aveva provato a segnalare al conducente la sua presenza”
"La ragazza ha bussato subito al camion, per segnalare la sua presenza lì vicino. Ma lui non l'ha vista, e l'ha presa in pieno". È il racconto a Fanpage.it di una testimone del drammatico incidente di questa mattina (il sesto di questo genere nel giro di pochi mesi a Milano) in cui una ciclista di 28 anni, mentre attraversava il tratto tra viale Caldara e piazza Medaglie d'Oro in zona Porta Romana a Milano, ha perso la vita dopo essere stata agganciata e travolta da un mezzo pesante.
"Le macchine, i motorini e le biciclette erano incolonnate in strada, ferme ad aspettare il verde", riporta la testimone, che in quel momento era ferma al semaforo in attesa di attraversare la strada. "Quando il traffico è ripartito la giovane, che si trovava a sinistra del mezzo pesante, ha bussato al camion per segnalare la sua presenza e farsi spazio, perché probabilmente stava cadendo con la bicicletta. Ma il tir non l'ha vista, e l'ha trascinata sotto le sue ruote grosse. Per molti metri". In quel momento, i passanti cercano terrorizzati di attirare l'attenzione del conducente.
"Quando il conducente se n'è accorto, ormai non c'era più niente da fare. È sceso dal mezzo a controllare ed era disperato". Senza dire una parola. L'uomo ha 54 anni. "Si è fermato con le mani sulla testa. Che doveva fare, è morta una ragazza del 1995… è rimasto sul camion, bloccato".
Adesso spetterà alla polizia ricostruire l'esatta dinamica della vicenda: oltre alle testimonianze dei presenti, saranno preziose anche le immagini restituite dalle telecamere di sorveglianza della zona.