Christian Poletto travolto e ucciso da un camionista ubriaco: chiesti 9 anni di carcere per omicidio stradale
Sono stati chiesti nove anni di carcere con l'accusa di omicidio stradale aggravato per il camionista di 42 anni che aveva travolto il furgone del 19enne Christian Poletto. Il giovane era morto sul colpo. Tutto accadde il pomeriggio del 15 maggio scorso a Ospitaletto, lungo la Strada provinciale 11, in provincia di Brescia. Dagli accertamenti era emerso che il camionista era alla guida ubriaco, con un tasso alcolemico tre volte oltre il limite consentito dalla legge.
Stando alla ricostruzione di quanto accadde, il giovane si trovava alla guida di un furgone della Tanghetti Salotti, l'azienda per cui lavorava, quando è stato travolto improvvisamente dal camion: il mezzo pesante avrebbe invaso la corsia opposta di marcia. Anche un'altra macchina era rimasta coinvolta ma il conducente fortunatamente aveva riportato solo lievi ferite. Ferito anche il camionista ma nulla di grave. Subito invece erano stati chiamati i soccorsi per il 19enne ma purtroppo per lui sono stati inutili tutti i tentativi di salvargli la vita. Poletto viveva con i genitori a Brescia, a Villaggio Violino, e amava la kickboxing. Si era da poco diplomato alla Artigianelli e da circa un anno lavorava da Tanghetti Salotti.
Il camionista aveva scelto il rito abbreviato e, tramite i suoi legali, avrebbe chiesto di poter accedere al programma della cosiddetta "giustizia riparativa". E aveva presentato le scuse ai genitori della vittima. Ora per lui la sentenza con l'accusa di omicidio colposo è attesa per il prossimo 27 giugno.