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Chiuse le indagini per il maxi incendio di Porta Romana a Milano: indagate tre persone

La Procura di Milano ha chiuso le indagini sul maxi incendio dell’11 maggio 2023 tra via Pier Lombardo e via Vasari. Tre persone sono indagate per il rogo che ha danneggiato cinque palazzi e 17 veicoli.
A cura di Enrico Spaccini
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Sono tre le persone indagate per l'incendio che l'11 maggio del 2023 è scoppiato tra via Pier Lombardo e via Vasari a Milano coinvolgendo cinque stabili e 17 veicoli. Si tratta del conducente del furgone dal quale si è propagato il rogo, il legale rappresentante della Linde Medicale srl e della Linde Gas Italia srl e il legale rappresentante dell'impresa di autotrasporti appaltatrice della Linde Medicale. Agli ultimi due è contestato anche, in un fascicolo autonomo e, spiega la Procura di Milano, "in attesa della compiuta acquisizione di documentazione medica", il reato di lesioni colpose ai danni del conducente del furgone.

La causa dell'incendio

L'inchiesta del pm Luca Gaglio e dei vigili del fuoco è riuscita, anche grazie a una consulenza tecnica eseguita da "uno dei massimi esperti in Italia in materia di incendi e disastri", a ricostruire cos'è accaduto quella mattina a Milano. La causa delle esplosioni, ha spiegato la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, "è stata individuata in un errore del conducente del furgone". L'uomo, infatti, avrebbe riposto "nell'abitacolo dell'automezzo un recipiente criogenico di ossigeno liquefatto di tipo portatile senza stivarlo nell'apposito alloggiamento del retrostante vano di carico e senza fissarlo".

Quando il conducente ha svoltato per imboccare via Pier Lombardo da via Vasari, il recipiente chiamato stroller "si rovesciava sul pavimento dell'abitacolo e perdeva ossigeno criogenico, che già solo venendo a contatto con i materiali combustibili", tra cui "l'olio lubrificante dei pedali", generava un incendio. In pochi istanti, le fiamme hanno coinvolto "il retrostante vano di carico" del furgone, "dove l'elevata temperatura raggiunta provocava in un brevissimo lasso di tempo una sequenza di esplosioni di diverse bombole di ossigeno a pressione" trasportate.

Le fiamme hanno coinvolto cinque palazzi

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L'incendio si è, quindi, propagato con rapidità coinvolgendo in tutto cinque palazzi: tre condomini, un istituto religioso e il teatro Franco Parenti, oltre a 17 veicoli. Da una scuola materna delle vicinanze erano stati fatti evacuare 225 bambini, oltre a 42 persone del corpo docenti, e una suora di 86 anni dell'Istituto delle Suore Mantellate era stata investita dall'onda d'urto generata da una delle esplosioni riportando "lesioni lievissime".

Il legale rappresentante dell'impresa di autotrasporti appaltatrice della Linde Medicale risulta indagato in quanto, secondo l'accusa, non si sarebbe "assicurata di scegliere un autotrasportatore dalle caratteristiche adeguate al tipo di merce" e non avrebbe curato la sua formazione. Il legale rappresentante della Linde Medicale srl e della Linde Gas Italia srl", partecipate "al 100 per cento dalla francese Linde Holdings sas", a sua volta "controllata dal colosso del gas inglese Linde plc, quotata sul Nyse", non avrebbe vigilato sulle modalità di carico dell'ossigeno. Infine, al conducente del furgone viene contestato il presunto "errore" nel trasporto dello stroller.

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