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Chiusa per 5 giorni la nota discoteca Hollywood a Milano: in 150 nel locale senza mascherine

L’Hollywood di Milano, nota discoteca in corso Como spesso meta di vip e calciatori, è stata chiusa per cinque giorni dalla polizia locale di Milano. All’interno sono state riscontrate violazioni della normativa anti Coronavirus: i clienti, oltre 150, erano ammassati senza distanziamento né mascherine.
A cura di Francesco Loiacono
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La discoteca Hollywood a Milano
La discoteca Hollywood a Milano

Sulle pagine Facebook dell'Hollywood, nota discoteca di Milano meta di vip e calciatori, è già fissato il giorno della prossima serata: domenica 12 settembre, a partire dalle 23. Ma intanto per cinque giorni il noto locale in corso Como ha dovuto abbassare la saracinesca per il mancato rispetto delle normative anti Coronavirus. A riferire la notizia il quotidiano "Il Giorno", secondo cui il blitz degli agenti dell'Unità annonaria della polizia locale di Milano è scattato nella notte tra domenica e lunedì scorsi.

Attorno alle 3, gli agenti della locale sono entrati nella discoteca trovando all'interno più di 150 persone tutte ammassate e per lo più senza mascherina. Il mancato rispetto del distanziamento e l'inosservanza sui dispositivi di protezione individuale hanno portato alla chiusura temporanea dell'attività: cinque giorni di stop che scadranno oggi. Il locale è già pronto a ripartire con la sua serata "Hollywood lounge", la stessa durante la quale la scorsa settimana erano state riscontrate le irregolarità da parte della polizia. Chissà se l'esperienza passata indurrà maggiore cautela da parte dei gestori e dei clienti.

L'appello di Sala: È il momento di riaprire in sicurezza i locali notturni

Le discoteche sono finora state sempre escluse dalle ripartenze fissate dal governo: ballare è ancora vietato, mentre sono consentiti solo i servizi bar e ristorante al tavolo. Il tema della riapertura delle discoteche è tornato negli ultimi giorni d'attualità: prima per via di una lettera che il musicista-producer Cosmo ha inviato ad alcuni giornali in merito ad alcuni suoi concerti programmati ad ottobre, dove potrebbe essere ancora vietato ballare (e lui fa un tipo di musica difficile da ascoltare stando seduti). Sul tema è poi tornato anche il sindaco Beppe Sala, che ieri mattina ha incontrato il coordinamento milanese di KeepOn Live, l’associazione di categoria che comprende live club e festival italiani: "Credo sia giunto il momento di dare finalmente ascolto a un settore che è in pratica fermo da quasi due anni e che chiede semplicemente di poter tornare a fare il proprio lavoro – ha detto il sindaco -. È il momento di riaprire questi luoghi e renderli di nuovo accessibili al pubblico. Il punto di partenza dev'essere, come sempre, la sicurezza. Le regole sulla capienza devono essere equilibrate, evitando sia il ‘liberi tutti' sia eccessive restrizioni, che renderebbero insostenibile la gestione economica da parte dei proprietari".

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