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Cancellato all’ultimo il concerto di Puccini Alla Scala: il teatro regala al pubblico un recital con i solisti

A causa dello sciopero degli orchestrali, è saltato il concerto alla Scala di Milano. Il teatro ne ha improvvisato quindi uno all’ultimo minuto.
A cura di Ilaria Quattrone
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A causa dello sciopero degli orchestrali, anche alla Scala di Milano ieri è saltato il concerto previsto per il centenario della morte di Puccini. Lo spettacolo, con orchestra e coro della Scala, il maestro Riccardo Chailly alla direzione e i cantanti Anna Netrebko, Jonas Kaufmann e Mariangela Sicilia, è stato infatti cancellato all'ultimo minuto.

Il sovraintendente Dominique Meyer è poi uscito sul palco spiegando che, purtroppo, la Scala non può sapere chi aderirà o meno allo sciopero: "Se mi lasciate qualche minuto, la Scala vi offrirà un bicchiere di Bellavista e la Scala farà un altro concerto", ha detto Meyer. Subito dopo è stato allestito un concerto di arie pucciniane sempre con protagonisti Anna Netrebko, Jonas Kauffmann e Mariangela Sicilia, ma senza orchestra.

Resta chiuso anche il Piccolo teatro di Milano. A causa dell'adesione allo sciopero generale, sono stati annullati due spettacoli: la rappresentazione di Lacrime di Caroline Guiela Nguyen al teatro Strehler e la prima nazionale di "Sogno di una notte di mezza estate" con la regia di Carmelo Rifici che invece era in programma al teatro Studio Melato.

L'annuncio della chiusura del teatro è stata annunciata sia sui social che sul sito. Il sindacato Cgil ha commentato la notizia spiegando che questo "non accadeva da vent'anni". Valentina Penzo, che fa parte della Rsu Slc Cgil Piccolo Teatro ha poi precisato: "Siamo scesi in piazza oggi come lavoratori e lavoratrici del Piccolo Teatro di Milano per sostenere le ragioni dello sciopero".

Non solo ha voluto sottolineare che, come organizzazione, si rendono sempre più conto e sentono sempre più bisogno di ribadire la funzione pubblica che il teatro "e la funzione pubblica che ha il nostro lavoro". Proprio per questi motivi, chiedono maggiore "tutela di tutti i lavoratori e lavoratrici dello spettacolo per un'applicazione corretta dei contratti nazionali e per le stabilizzazioni dei lavoratori che lavorano all'interno della nostra realtà. Questa sera il teatro ha comunicato che non garantirà l'andata in scena dei due".

Infine ha concluso dicendo che questo è un segnale di cambiamento: "Sono circa 20 anni che non c'è una così larga adesione e che il Piccolo non scende in piazza".

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