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Chignolo Po, zio accoltella la nipote perché non vuole dargli le chiavi dell’auto: scattano le manette

Un uomo di 49 anni ha accoltellato la nipote alle spalla perché si era rifiutata di consegnagli le chiavi dell’auto: lo zio non aveva la patente ed era ospite in casa.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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Voleva guidare la macchina della nipote anche se non aveva la patente. Aveva detto di avere fretta, forse doveva andare a procurarsi la droga. Così quando la nipote si è rifiutata di consegnargli le chiavi, ha preso il coltello e l'ha colpita alla schiena. È successo nel primo pomeriggio di ieri 31 gennaio a Chignolo Po, in provincia di Pavia. Vittima dell'aggressione dello zio è stata una ragazza di 23 anni.

L'aggressione e l'intervento dei carabinieri

Stando alle prime informazioni, la 23enne si trovava in casa con lo zio di 49 anni, senza fissa dimora, nullafacente e pregiudicato, che aveva trascorso ultimi mesi trovando ospitalità da un parente all'altro. La nipote stava cucinando quando è stata accoltellata alla schiena dallo zio, dopo un diverbio sulla consegna delle chiavi dell'auto: il 49enne infatti voleva a tutti i costi uscire di casa e prendere la macchina della nipote anche se non aveva la patente. La fretta forse dettata dalla volontà dell'uomo di andare a procurarsi la droga. Per questo la 23 si è rifiutata. È stato allora che il 49enne ha impugnato il coltello e l'ha colpita alla schiena, fortunatamente solo di striscio. La ragazza così è riuscita a fuggire e a chiudersi in camera. Ha poi urlato dalla finestra allarmando così i vicini che hanno chiamato i carabinieri. Pochi secondi dopo sul posto sono arrivati i militari della stazione di Chignolo Po. Nell'appartamento i carabinieri hanno trovato l'uomo ancora intento a cercare le chiavi dell'auto, mentre si era già impossessato del telefonino della giovane. Per lui sono scattate le manette per tentata rapina aggravata e lesioni personali aggravate: si trova ora in carcere a Torre del Gallo a Pavia. La 23enne invece è stata trasferita all'ospedale di Codogno per gli accertamenti, è stata dimessa con dieci giorni di prognosi.

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