video suggerito
video suggerito

La Procura di Milano chiede gli arresti domiciliari per Stefano Boeri e Cino Zucchi

La procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari per Stefano Boeri, architetto del bosco verticale di Milano, e per i colleghi Cino Zucchi e Pier Paolo Tamburelli. La richiesta arriva al termine delle indagini per turbativa d’asta nel concorso per la realizzazione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. Boeri ha commentato l’accaduto dicendosi “sopreso e molto turbato”.
A cura di Alice De Luca
32 CONDIVISIONI
Stefano Boeri
Stefano Boeri

La procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari per gli architetti Stefano Boeri, ideatore del bosco verticale di Milano, Cino Zucchi e Pier Paolo Tamburelli. I tre risultavano indagati per turbativa d'asta nel concorso di progettazione internazionale per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, la cui realizzazione è prevista entro il 2026 nella zona di Porta Vittoria, a Milano. Boeri ha commentato la richiesta della misura cautelare dicendosi "sorpreso e molto turbato" e facendo sapere di attendere "con fiducia l'incontro con il Giudice per le indagini preliminari allo scopo di poter finalmente chiarire la mia posizione".

Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, coordinata dall'aggiunta Tiziana Siciliano e dai pm Paolo Filippini, Mauro Clerici e Giancarla Serafini, si sono concentrate sulla mancata segnalazione di un conflitto di interessi, dettato, come scritto dai pm, da una "condivisione del medesimo ambiente di lavoro e della coincidenza dei settori di interesse scientifico e accademico". Boeri e Zucchi, secondo l'accusa, sarebbero stati infatti i componenti della commissione per l'aggiudicazione della gara e i loro ‘allievi' o partner professionali, Angelo Lunati, Giancarlo Floridi e Manuela Fantini, erano membri del team che nel 2022 è stato proclamato vincitore.

Per questo motivo la Procura ha chiesto misure interdittive anche per i ricercatori Angelo Lunati e Giancarlo Floridi, che all'epoca dei fatti lavoravano nello stesso dipartimento universitario con Boeri e Zucchi. Anche Manuela Fantini si sarebbe trovata in rapporti di "collaborazione professionale" con Boeri. Boeri e Zucchi risultano quindi indagati anche per "false dichiarazioni sull'identità o su qualità personali proprie o di altri".

La richiesta di misura cautelare è arrivata dopo l'acquisizione di nuovi elementi di prova ottenuti con perquisizioni nell'autunno del 2023. La notifica della fine della indagini è arrivata oggi, lunedì 27 gennaio, ai legali delle tre persone indagate, in vista dell'interrogatorio preventivo fissato per il 4 febbraio. Una volta sentita la difesa degli architetti, il giudice per le indagini preliminari Luigi Iannelli valuterà l'applicazione della misura.

L'indagine appena conclusa si aggiunge a un'altra inchiesta nella quale Boeri risulta coinvolto: quella sulla realizzazione di Bosconavigli, il complesso residenziale che dovrebbe sorgere nel quartiere san Cristoforo a Milano. In relazione a questo progetto, l'archistar è indagato insieme ad altre sei persone per lottizzazione abusiva e abuso edilizio.

32 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views