Chiesta l’archiviazione per Leonardo La Russa, l’avvocato della ragazza: “Non c’era consenso: non finisce qui”

Stefano Benvenuto, avvocato della ragazza che ha denunciato per stupro Leonardo Apache La Russa si è detto perplesso dopo che i pm hanno richiesto l'archiviazione delle indagini per la presunta violenza sessuale a carico figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa. "Non vi è in atti la prova che gli indagati – hanno scritto i magistrati nelle motivazioni della richiesta – pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà" della giovane "nel compiere gli atti sessuali".
Proprio in relazione all'assunzione di alcolici e sostanze stupefacenti da parte dell'allora 22enne, l'avvocato ha dichiarato: "Per i nostri consulenti di parte specializzati in tossicologia forense – ha detto l'avvocato Benvenuto – è pacifico che la ragazza coinvolta, avendo fatto assunzione di cocaina, benzodiazepine, alcol e altre sostanze, non sia stata assolutamente in grado di autodeterminarsi. Detta conseguenza, a detta dei periti di parte, può insorgere fin dalla prima mezz'ora dell'ultima assunzione. Ritengo che queste riflessioni e concatenazioni d'eventi debbano essere necessariamente valutati in un attento vaglio dibattimentale alla presenza di tutte le parti coinvolte. Questi motivi mi indurranno al deposito tempestivo dell'opposizione alla proposta di archiviazione della procura competente. Per noi il caso non è finito qui".
Anche perché, secondo il legale, ci sarebbero diversi testimoni che potrebbero raccontare in quali condizioni si trovasse la ragazza la sera della presunta violenza: "Testimoni oculari erano presenti ai fatti e si erano accorti dello stato di alterazione della ragazza. Appare illogico ritenere che altre persone coinvolte non si siano accorte guarda caso di nulla, nemmeno di quello stato di alterazione confusionale della ragazza così descritto accuratamente".
Sul tema dei testimoni anche i procuratori hanno fatto notare una certa reticenza da parte di alcuni ragazzi che erano alla festa techno nel club per vip Apophis, dove la 22enne ha incontrato La Russa. Due ragazze che erano alla serata, scrivono i pm, "si sono mostrate reticenti". Lo stesso atteggiamento ci sarebbe stato anche in relazione ai video per i quali a La Russa, insieme all'amico Tommaso Gilardoni, è stata contestata l'accusa di revenge porn. Il video è stato trovato sul telefono di Gilardoni, ma non è stato "reperito sul cellulare di Leonardo La Russa, poiché cancellato". In totale, gli investigatori sono riusciti a recuperare cinque filmati e alcune fotografie.