La Procura di Milano chiede l’archiviazione per Alberto Genovese: non andrà a processo per droga
Non verrà processato Alberto Genovese per l'accusa di detenzione di 100 grammi di cocaina che era stato contestata dalla Procura di Milano all'ormai ex imprenditore del web. Oggi mercoledì 26 ottobre la Procura ha chiesto l'archiviazione.
Le indagini erano scattate già da una più ampia inchiesta dello scorso maggio che aveva portato all'arresto di 31 persone: l'accusa era a vario titolo di narcotraffico e riciclaggio in opere d'arte.
La richiesta di archiviazione è arrivata poche settimane dopo la condanna per Alberto Genovese di 8 anni e 4 mesi per due casi di presunte violenze sessuali con uso di droghe.
L'acquisto della droga nel novembre del 2019
Secondo l'inchiesta dei due pubblici ministeri Silvia Bonardi e Cecilia Vassena sull'accusa di detenzione di droga, l'ex imprenditore digitale avrebbe acquistato nel novembre 2019 da due degli indagati 100 grammi "di sostanza stupefacente del tipo Ketamina o cocaina" da "ritenersi destinata alla successiva vendita o cessione".
La indagini avevano rivelato che la droga era stata consegnata in piazza Beltrade, la stessa zona dove lui aveva come proprietà quelle che è stata soprannominata la Terrazza Sentimento, dove è avvenuta una delle due violenze sessuali.
Questa accusa però è andata in archiviazione: il giudice per le indagini preliminari ha constato che la droga era stata acquistata per uso personale per Genovese.
Davanti al giudice 29 imputati
Per gli altri 29 imputati del procedimento principale è già iniziata da alcune settimane l'udienza davanti al gup Giulio Fanales e a novembre i pubblici ministeri discuteranno nel filone sui riti abbreviati.
Tra gli imputati figura Andrea Deiana, presunto "broker" che si era dato come nickname quello del noto esponente ‘senza volto' della street art Banksy. Il "broker" risulta ancora latitante.