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Chiesta la sorveglianza speciale per due anni per il rapper Baby Gang: “È pericoloso”

Chiesta la sorveglianza speciale per due anni per il rapper 20enne Baby Gang: per la Questura di Sondrio sarebbe socialmente pericoloso e dedito “alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica”.
A cura di Francesco Loiacono
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La Questura di Sondrio ha chiesto di sottoporre a sorveglianza speciale per due anni il rapper Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib. L'udienza si è tenuta questa mattina davanti ai giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia, ed è stata aggiornata all'8 febbraio, giorno in cui i magistrati si pronunceranno sulla richiesta della questura, contestata dal legale di Mouhib, l'avvocato Niccolò Vecchioni.

Sono oltre 300 le pagine con cui la questura ha motivato la richiesta della misura di prevenzione personale a carico di Baby Gang. Negli atti si legge che il rapper 20enne, nato e cresciuto a Lecco (città dalla quale ha ricevuto un foglio di via, così come da molte altre città italiane), sarebbe socialmente pericoloso e dedito "alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica". Le pagine ripercorrono anche alcuni fatti di cronaca che hanno visto Baby Gang protagonista: come il raduno di centinaia di giovani in zona San Siro a Milano il 10 aprile del 2021, in occasione della realizzazione di un videoclip musicale dello stesso rapper e del suo "collega" Neima Ezza, che era sfociato poi in scontri contro le forze dell'ordine intervenute per disperdere quello che era un assembramento vietato.

Il lungo elenco di denunce e Daspo di Baby Gang

La questura di Sondrio ha poi elencato le denunce collezionate tra il 2020 e il 2021 dal rapper: "Diffamazione e violazione della proprietà intellettuale, istigazione a delinquere, porto abusivo di armi, vilipendio della Repubblica, delle istituzioni e delle forze armate, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale". Lungo anche l'elenco delle città che hanno emesso un Daspo nei suoi confronti: oltre a Lecco, anche Milano, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione, Rimini e Bellaria Igea Marina. Lo scorso settembre dai suoi profili social, molto seguiti, il rapper aveva lanciato una sorta di ultimatum alle forze dell'ordine: "Entro il 2022 se non mi fanno suonare smetto definitivamente di cantare e passo al piano B perché non ha senso continuare, ma sappiate che il mio piano B non sarà andare a lavorare in un cantiere o fare il cameriere. Dedicherò la mia vita a voi figli di p******, vi farò lavorare 24 su 24 come dei figli di p******”. Come posso tirare su 300 persone per fare un video, posso tirarne su 300 per fare un'organizzazione. Fidatevi, lasciatemi far musica e fare ciò che sto facendo che è meglio così. Non sapete cosa mi gira per la testa…".

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