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Chiedeva l’elemosina fuori dal supermercato, il titolare lo assume come cassiere

Dall’elemosina fuori dal supermercato a un contratto di lavoro come cassiere. La storia di Gora Dieng, dal Senegal alla Bergamasca: “Si rende sempre disponibile, è benvoluto da tutti e ha saputo conquistarsi la nostra fiducia”
A cura di Francesca Del Boca
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Immagine di repertorio
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Ha chiesto per anni l'elemosina davanti a un supermercato. E oggi Gora Dieng, in Italia dal 2017, di quel supermercato è diventato un dipendente. Ma non solo. Un lavoratore amato e stimato da tutti, titolare in primis. "Si rende sempre disponibile, è benvoluto da chiunque e ha saputo conquistarsi la fiducia tanto che, dopo un periodo di addestramento, adesso lo impieghiamo come cassiere. Un ruolo delicato, ma che svolge benissimo".

L'elemosina fuori dal supermercato

Una storia a lieto fine, riportata da Corriere Bergamo, che inizia tanti anni fa a Ospitaletto, provincia di Brescia. Qui, dove sorge il punto vendita di una celebre catena di supermercati, approda ogni giorno Gora Dieng, appena arrivato dal Senegal dopo un viaggio zeppo di pericoli. È in Italia da solo, in cerca di una vita migliore. I quattro fratelli e i genitori lontanissimi.

Davanti al supermercato cerca di rendersi utile come può: carica e scarica la spesa, aiuta gli anziani con le buste più pesanti, chiede qualche spicciolo per mettere a posto i carrelli di ferro, al massimo vende fazzoletti di carta o accendini.

Assunto dal titolare del supermercato

Fino al giorno che cambia tutto. "Un mio dipendente non si presenta al lavoro perché infortunatosi a casa. Avevamo bisogno di una mano per il carico e scarico delle merci e così abbiamo chiesto a Gora di aiutarci", racconta a Corriere Bergamo il titolare del supermercato. "Ha imparato velocemente tutte le mansioni che gli abbiamo assegnato, anche nelle successive occasioni in cui ci siamo rivolti a lui, trovandolo sempre volenteroso e proattivo". Così, dopo questa dimostrazione di impegno, serietà e buona volontà, scatta in men che non si dica il contratto a tempo determinato. Che significa uno stipendio sicuro per pagare l'affitto in Italia, e una fonte di sostentamento per la famiglia in Senegal.

Oggi abita a Cinisello Balsamo, hinterland di Milano, e lavora in un punto vendita di Loreto (Bergamo), in piazzale Risorgimento. "Ho un unico cruccio, quello di non avere ancora imparato bene l’italiano. Ho ancora un livello basso, devo migliorarmi, ma non ho molto tempo per dedicarmi allo studio", le sue parole. In attesa dell'assunzione vera e propria. Ma il titolare non ha dubbi, e assicura: "Il contratto glielo rinnoveremo e lo assumeremo. È talmente bravo…".

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