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Chiari, padre di famiglia muore per un tumore: raccolta fondi per aiutare i suoi due bimbi piccoli

Grande dolore ma anche grande solidarietà a Chiari, nel Bresciano. Un giovane padre di famiglia, il 37enne Bruno Festa, è morto negli scorsi giorni dopo aver combattuto per mesi contro un tumore al cervello. Alcuni amici del 37enne hanno lanciato una raccolta fondi per aiutare la moglie e i due figli piccoli, rimasti senza il padre.
A cura di Francesco Loiacono
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Un giovane padre di famiglia perde la battaglia più importante, quella contro un tumore. Ma, oltre al comprensibile e immenso dolore per la sua prematura scomparsa, dal lutto nasce e cresce la solidarietà di amici e conoscenti per aiutare la famiglia dell'uomo ad andare avanti in questo momento così difficile. La storia che arriva da Chiari, nel Bresciano, è quella di Bruno Festa, 37enne che da circa 15 mesi combatteva contro un cancro al cervello. Bruno è morto lo scorso fine settimana lasciando prematuramente la moglie Stefania e i suoi adorati due figli piccoli, un bimbo e una bimba, oltre a tutti i parenti e agli amici. Lunedì, nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita, si sono celebrati i funerali del 37enne, durante i quali coloro che gli volevano bene hanno potuto dargli l'ultimo saluto.

L'idea di alcuni amici: una raccolta fondi per aiutare i figli piccoli

Oltre ai fiori e al cordoglio espresso con le parole, alcuni conoscenti di Bruno hanno però deciso di fare qualcosa di più concreto per aiutare i suoi due figli, chiamati a crescere senza il loro papà. Deborah, amica della sorella della vittima, assieme ai suoi due colleghi Thomas e Patrizia ha deciso di lanciare sulla piattaforma GoFundMe la raccolta "Un dono per i figli di Bruno" con l'obiettivo di arrivare a diecimila euro da dare alla famiglia. "Al momento siamo a quasi quattromila euro – spiega a Fanpage.it -. Abbiamo scritto a chiunque, da Vasco a Gianni Morandi, da Chiara Ferragni ad Ambra Angiolini, ma capiamo che dato l'alto numero di messaggi che riceveranno, forse il nostro non lo leggeranno nemmeno". "La mia intenzione è di rendere subito disponibili i fondi alla famiglia, per aiutarla in questi momenti in cui spesso i conti vengono bloccati e c'è la necessità di liquidità per le spese correnti", spiega Deborah. In pochi giorni sono già oltre una settantina le persone che hanno voluto far sentire la propria vicinanza concreta alla famiglia di Bruno.

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