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“Chiara Ferragni si attribuisce meriti che non ha”: la mail interna alla Balocco finita agli atti del processo

In una email agli atti di indagine, nel novembre 2022 il dipendente di un’agenzia di comunicazione avvertiva Balocco che Chiara Ferragni stava sfruttando il tema della beneficenza a suo favore, per promuovere le vendite del Pandoro.
A cura di Alice De Luca
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I timori su una presunta pubblicità ingannevole fatta da Chiara Ferragni ci sarebbero stati già durante le vendite dei pandori Balocco e delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, attività per le quali l'influencer è stata ora rinviata a giudizio con l'accusa di truffa aggravata. Per lei il processo, che coinvolgerà anche l'ex collaboratore Fabio Damato e Alessandra Balocco, inizierà a settembre.

A sollevare una perplessità sulla campagna di Ferragni fu il dipendente di un'agenzia di comunicazione alle dipendenze di Balocco, che nel novembre 2022 in una email inviata a una responsabile dell'azienda dolciaria scriveva: "Sta succedendo una cosa verso la quale mi sento di dovervi attenzionare: Chiara Ferragni si sta prendendo tutto il bello di questa iniziativa e voi tutto il brutto. Tra l'altro la beneficenza sta proprio diventando il nodo comunicativo centrale di questo prodotto (…) Si parla solo di Ferragni, di Balocco e della Beneficenza".

Nel suo messaggio, in pratica, il dipendente spiegava che Chiara Ferragni avrebbe sfruttato il tema della beneficenza a suo favore nella campagna per promuovere il pandoro "Pink Christmas". Questa mail è ora contenuta all'interno di un'informativa del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, depositata agli atti dell'inchiesta dell'aggiunto Eugenio Fusco e del pm Cristian Barilli.

Insieme a queste mail, sotto la lente degli inquirenti c'è anche uno scambio interno a Balocco. Oggetto della discussione è il fatto che nel comunicato stampa diffuso dal team Ferragni ci sia scritto che le vendite dei pandori "serviranno a finanziare" le attività di beneficienza. In merito a questa dicitura, il 20 ottobre 2022, Alessandra Balocco, amministratrice delegata dell'omonima azienda, scriveva: "Si attribuiscono meriti che non hanno ma il buon Dio ne terrà conto al momento opportuno". E una responsabile replicava: "Mi verrebbe da rispondere ‘in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante'".

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