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News sulla strage di Samarate

Chi sono Stefania e Giulia, le vittime della tragedia di Samarate: madre e figlia uccise nella notte

Sono la 56enne Stefania Pivetta e la 16enne Giulia Maja le due vittime della tragedia di Samarate, in provincia di Varese. Qui nella notte il marito, nonché padre della 16enne, è stato fermato con l’accusa di omicidio.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono morte nella notte. Come, è ancora tutto da chiarire. Ma da una prima ricostruzione dei fatti, sono state a prese a martellate dal marito, nonché padre. Così sono state uccise la 56enne Stefania Pivetta e la 16enne Giulia Maja. Fermato con l'accusa di omicidio è il 57enne Alessandro Maja, architetto di professione senza precedenti. La scorsa notte erano tutte e due in casa quando sono rimaste vittime dell'omicidio. Con loro anche il figlio 23enne Nicolò che è riuscito fortunatamente a salvarsi: è stato comunque trasportato d'urgenza all'ospedale di Varese. Sarà fondamentale il suo racconto per capire tutta la dinamica dei fatti. Certo è che come spiega a Fanpage.it il sindaco di Samarate, Enrico Puricelli, che si è precipitato sul posto, "è stato veramente un fulmine a ciel sereno". La famiglia non è mai stata segnalata ai servizi sociali. Resta quindi ancora da capire cosa abbia spinto Alessandro Maja a commettere un simile gesto.

Alessandro Maya fermato per omicidio
Alessandro Maya fermato per omicidio

Nessun precedente episodio di violenza

A dare l'allarme sono stati i vicini di casa. La famiglia prima di oggi non aveva avuto altri episodi di violenza. I due ragazzi vivevano una vita serena. La madre era casalinga, mentre il padre architetto. La coppia si era sposata nel 1992 e avevano comprato casa a Samarate. L'uomo non era noto alle forza dell'ordine. Ora un intero paese e sotto shock.

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Tutti i dubbi ancora da risolvere

Ora si indaga su quanto accaduto. Tanti ancora i dubbi da sciogliere. Primo tra tutti l'arma del delitto: spetterà ai carabinieri, e da una successiva autopsia che verrà disposta sui corpi, capire se il 57enne ha impugnato un martello e un trapano, i due oggetti che sono stati trovati in casa ricoperti di sangue. E ancora: sarà anche necessario da capire se il presunto assassino ha poi cercato di uccidersi. I carabinieri hanno trovato infatti l'uomo con delle ferite e dalle prime informazioni si sarebbe dato fuoco. Si trova ora in ospedale a Busto Arsizio ed è piantonato dai carabinieri. Non sarebbe in pericolo di vita.

I carabinieri in via Torino a Samarate (Varese)
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