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Evasione dal carcere Beccaria di Milano

Chi sono i detenuti evasi dal carcere Beccaria di Milano

Sembrerebbe che tutti e sette i detenuti evasi si trovassero al carcere Beccaria perché arrestati per rapine e furti: nessuno di loro sarebbe coinvolto in fatti di sangue. Tra i tre trovati ci sono due ragazzi di 17 anni e uno di 18 anni. Tra quelli in fuga invece ci sarebbero due 17enne, un 18enne e un 19enne.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sono ancora quattro i detenuti ricercati per essere evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano: tre di loro sono stati arrestati nei giorni scorsi. E mentre si è alla ricerca del restante gruppo, gli investigatori stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica della vicenda. Sembrerebbe che i ragazzi abbiano deciso di fuggire mentre si trovavano nel campo da calcio del carcere: avrebbero rotto una protezione in legno, che era abbastanza cedevole, e che si troverebbe in un cantiere aperto anni fa.

Sei di loro sarebbero poi saliti sulle impalcature e si sarebbero calati da un muro più basso rispetto a quello che è intorno all'istituto penitenziario: uno solo avrebbe utilizzato un lenzuolo. Due sarebbero stati trovati nella stessa serata in cui sono evasi mentre uno solo di loro si è costituito su suggerimento dei genitori. Gli altri quattro sono ancora ricercati.

Chi sono i sette ragazzi evasi

Sembrerebbe che tutti e sette si trovassero al Beccaria perché arrestati per rapine e furti: nessuno di loro sarebbe coinvolto in fatti di sangue. I tre che sono stati trovati avrebbero 18 e 17 anni. Quelli in fuga invece avrebbero 17, 18 e 19 anni.

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La situazione nell'istituto penitenziario minorile è al limite del collasso. Le strutture sono fatiscenti, c'è carenza di agenti di polizia penitenziaria e di educatori e non c'è un direttore titolare: nell'ultimo anno ne sono cambiati tre. A questo si aggiunge un numero eccessivo di detenuti: "Oltre al problema del sovraffollamento, ci sono i disturbi psichici e le dipendenze. Molte volte i ragazzi arrivano qui dopo il fallimento di un percorso comunitario. Il carcere, che andrebbe usato come extrema ratio, è un ambiente che deriva dalla violenza e genera violenza. Inoltre accoglie adolescenti che sono già di per sé in fuga da loro stessi", ha raccontato a Fanpage.it Don Claudio, cappellano del carcere.

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