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Chi sono Douglas Carolo e Michele Caglioni, i due ragazzi arrestati per l’omicidio di Andrea Bossi

Douglas Carolo e Michele Caglioni sono stati arrestati per l’omicidio di Andrea Bossi a Cairate (Varese). Secondo la Procura di Busto Arsizio, i due avrebbero ucciso l’amico che li aveva scoperti mentre rubavano in casa sua durante un festino.
A cura di Enrico Spaccini
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Douglas Carolo (a sinistra) e Michele Caglioni (a destra) - foto da Instagram
Douglas Carolo (a sinistra) e Michele Caglioni (a destra) – foto da Instagram

Sono Michele Caglioni e Douglas Carolo i due ragazzi che nella notte tra martedì e mercoledì 27 febbraio sono stati arrestati dai carabinieri per l'omicidio di Andrea Bossi. Secondo il pm Carlo Nocerino della Procura di Busto Arsizio non ci sono grandi dubbi circa la loro colpevolezza nell'assassinio del 26enne, trovato senza vita la mattina del 27 gennaio dal padre nel suo monolocale a Cairate (Varese). A incastrarli, infatti, ci sono una serie di errori che i due avrebbero commesso nel momento dell'aggressione e nei giorni successivi.

Chi sono gli amici e presunti omicidi di Andrea Bossi

Andrea Bossi (foto da Facebook)
Andrea Bossi (foto da Facebook)

Carolo ha 21 anni e un passato da atleta in una società sportiva di Samarate. Era lui che conosceva da tempo Bossi, mentre Caglioni, musicista 20enne, è arrivato dopo. Come è emerso dalle telefonate e dalle chat trovate nelle analisi del telefono di Bossi, i tre avevano un rapporto di amicizia e per la sera del 26 gennaio avevano organizzato un festino in casa del 26enne.

I due ragazzi risultato nullafacenti, non studiano e non lavorano, e secondo gli investigatori si trovavano in un periodo in cui gli servivano soldi. Bossi era impiegato in una ditta metalmeccanica, ma in passato aveva studiato da orafo e aveva esposto nella sua abitazione anelli d'oro come oggetti d'arredo.

L'ipotesi degli investigatori è che i due, approfittando di una serata a base di alcol, abbiano provato a sottrarre quei preziosi di nascosto a Bossi. Il 26enne, però, se ne sarebbe accorto e, per evitare che telefonasse alle forze dell'ordine, uno dei due 20enni avrebbe afferrato un coltello da cucina per colpirlo al collo uccidendolo.

Tutti gli errori commessi dai due sospettati

L'omicidio sarebbe avvenuto alle 23:43, quando una vicina di casa di Bossi ha sentito un tonfo provenire da quel monolocale. Dopodiché alle 4:39 una telecamera di sorveglianza ha inquadrato due ragazzi, secondo la Procura Carolo e Caglioni, prelevare a un bancomat con le carte sottratte a Bossi. Inoltre, non solo per la fretta di scappare non hanno ripulito pareti, pavimento, ballatoio e scale dalle impronte e dalle tracce di sangue, ma i due presunti responsabili avrebbero conservato una sciarpa con rilevanti macchie di sangue e uno dei cellulari di Bossi.

Secondo gli investigatori, poi, le conversazioni telefoniche tra i due intercettate nei giorni seguenti confermerebbero l'omicidio. Infine, avrebbero anche provato a vendere parte della refurtiva in un Compro oro. Tutti questi elementi hanno portato i carabinieri di Varese a risolvere il caso nel giro di un mese. Per oggi, 29 febbraio, è atteso l'interrogatorio di convalida davanti al gip.

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