Chi erano i 4 operai morti nel crollo del supermercato a Firenze: vivevano fra Brescia e Bergamo
Sono ben cinque gli operai morti a causa del crollo del supermercato Esselunga in costruzione a Firenze. Tranne Luigi Coclite, sessantenne di origine abruzzese ma da decenni residente a Collesalvetti, in provincia di Livorno, gli altri quattro erano tutti legati alla provincia di Brescia e soprattutto a Palazzolo sull'Oglio. Tre di loro, infatti, da alcune settimane vivevano nel comune del Bresciano, ospiti di amici e parenti. Taoufik Haidar, marocchino 43 anni, invece si stava per trasferire a Chiuduno, in provincia di Bergamo, dopo aver vissuto anche lui a Palazzolo. L'ultimo corpo è stato ritrovato fra le macerie soltanto il 20 febbraio, ben quattro giorni dopo il tragico incidente.
Le 4 vittime provenienti da Brescia
La prima vittima a essere identificata è stata l'unica di origini italiane. Si tratta di Luigi Coclite, un operai esperto di circa sessant'anni originario dell'Abruzzo ma residente in provincia di Livorno. Per gli altri quattro, invece, ci è voluto un po' più di tempo, ma grazie all'impegno delle forze dell'ordine è stato possibile dare a tutti un'identità.
Si tratta di Mohamed El Ferhane di 24 anni, Taoufik Haidar di 43 anni e Bouzekri Rahimi (al momento non è stata comunicata l'eta), tutti e tre originari del Marocco, e Mohamed Toukabr di 54 anni, originario invece della Tunisia. Tutti loro, però, avevano un legame indissolubile con la provincia di Brescia e, in particolare, Palazzolo sull'Oglio, la cui intera comunità ora li piange.
Haidar viveva nel comune del Bresciano da ormai otto anni e si stava per trasferire a a Chiuduno, in provincia di Bergamo, mentre El Farhane ci viveva da due anni e mezzo. Mentre Bouzekri Rahimi e Mohamed Toukabri "erano qui a Palazzolo da poco più di due mesi", ricorda un negoziante loro amico.
Il crollo del supermercato di Firenze e la ricerca dei corpi
Nella mattinata di venerdì 16 febbraio il supermercato in costruzione nella zona Novoli di Firenze è crollato, causando la morte di ben cinque operai e il ferimento di altri tre. Secondo le ultime ricostruzioni effettuate dai Vigili del fuoco, una trave di cemento lunga 20 metri che reggeva un solaio avrebbe ceduto andando a colpire i lavoratori impegnati nel montaggio di alcuni prefabbricati.
Ci sono volute molte ore per poter estrarre tutti i corpi: i pompieri hanno dovuto lavorare anche durante la notte fra venerdì e sabato 17 febbraio per poter tirare fuori dalle macerie i loro cadaveri e poter finalmente identificare tutti i morti. Purtroppo non c'era già alcun dubbio sul loro decesso, visto che non arrivava alcun rumore dal cumulo di calcinacci.