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Strage di Paderno Dugnano

Chi erano Fabio Chiarioni e Daniela Albano, uccisi dal figlio a Paderno Dugnano: ammazzato anche il fratello

Cinquantuno anni appena compiuti lui, quarantanove lei: Fabio Chiarioni e Daniela Albano sono due vittime della strage avvenuta a Paderno Dugnano (Milano). Con loro è morto anche il secondogenito Lorenzo, di 12 anni.
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Fabio Chiarioni aveva appena compiuto 51 anni, tanto è vero che la sera in cui è stato ucciso dal figlio di 17 anni aveva appena finito di festeggiare il suo compleanno con la famiglia. La moglie Daniela Albano di anni ne aveva 49. Oltre al 17enne, la coppia aveva un altro figlio, anche lui morto per mano del fratello. Anzi, secondo le prima ricostruzioni, il bambino di 12 anni sarebbe stato il primo a essere accoltellato.

Chi erano Fabio Chiarioni e Daniela Albano

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Fabio Chiarioni era un imprenditore e portava avanti, insieme al fratello, l'azienda edile di famiglia. Secondo quanto si apprende dai vicini di casa, erano abbastanza noti nella zona di Paderno Dugnano, in provincia di Milano, proprio per la loro attività professionale. Originario di Desio, in provincia di Monza e Brianza, era diplomato all'Istituto Tecnico Industriale Carlo Bazzi di Milano. Sul suo profilo Facebook condivideva soprattutto foto di sua moglie e dei suoi figli.

Della moglie, Daniela Albano, si sa poco: diplomata all'istituto Tecnico Commerciale e per Geometri, non è chiaro se lavorasse o meno. Anche lei condivideva sui social soprattutto foto della sua famiglia. I due dovrebbero essersi sposati nel 2005. Accanto a loro, nella villetta a schiera di via Anzio, vivevano i genitori di lui, con il fratello e socio in affari. Con loro è morto anche il figlio più piccolo.

La confessione del figlio

Fabio Chiarioni e Daniela Albano con i due figli
Fabio Chiarioni e Daniela Albano con i due figli

Nel pomeriggio di oggi il figlio più grande, dopo un lungo interrogatorio, ha confessato di averli uccisi e di aver ucciso anche il fratello più piccolo. È stato il 17enne, nella notte, a chiamare il 112 per dare l'allarme, ma prima aveva detto di aver ucciso soltanto il padre, poi ha raccontato di aver visto Fabio Chiarioni uccidere la madre e il fratello e quindi di averlo disarmato e colpito.

Una ricostruzione che non ha convinto i carabinieri, che hanno continuato a interrogarlo fino a quando non è emersa la verità: "Ho ucciso tutta la famiglia". Non è ancora chiaro il movente della strage e per questo gli inquirenti vogliono ricostruire tutto quello che è successo nella notte fra il 31 agosto e il 1 settembre, ma anche se c'erano problemi precedenti nella famiglia.

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