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Chi era Stefanina Riva, la 75enne che sarebbe stata strangolata dal figlio in casa a Milano

Piera Stefanina Riva è deceduta nella notte tra il 12 e 13 gennaio in casa a Milano. Secondo gli inquirenti, la 75enne sarebbe stata strangolata dal figlio Pietro Federico Crotti, in carcere per omicidio dall’11 marzo.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Si chiamava Piera Stefanina Riva la donna di 75 anni deceduta nella notte tra il 12 e 13 gennaio scorso nella sua abitazione di via Wildt a Lambrate, a Milano. A chiamare il 112 era stato il figlio, Pietro Federico Crotti, sostenendo che la madre fosse deceduta in seguito a una caduta. Lo scorso 11 marzo il 48enne è stato arrestato perché sospettato dell'omicidio della 75enne, in quanto l'autopsia avrebbe rilevato sul corpo dell'anziana segni di soffocamento.

Pietro La convivenza difficile con il figlio e la morte

Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla pm Giancarla Serafini e condotte dalla Squadra mobile di Milano, Riva assumeva regolarmente farmaci per alcuni problemi di salute. In seguito alla morte del marito, aveva ospitato in casa il figlio 48enne, separato, con problemi economici, lavori precari, più volte ricoverato per abuso di alcol e cocaina e con precedenti per reati contro la persona. Tra i due, però, la convivenza sarebbe stata problematica, al punto che le forze dell'ordine sarebbero intervenute nell'abitazione per diversi litigi su segnalazioni dei vicini.

A chiamare il 112 nella mattinata del 13 gennaio scorso, era stato lo stesso Crotti. Al telefono il 48enne avrebbe detto di aver trovato la madre a terra, già senza vita. La donna, avrebbe sostenuto davanti ai sanitari, era caduta dalla sedia forse a causa dei farmaci che prendeva e avrebbe sbattuto la testa. Lui, aveva dichiarato, l'aveva vista l'ultima volta verso le 23:30. I sanitari avevano rilevato contusioni sul volto e costole rotte. L'ipotesi della morte naturale è stata smentita in seguito ai risultati dell'autopsia, che aveva rilevato come Riva fosse stata in realtà percossa e poi soffocata. Causa del decesso: "Asfissia meccanica da compressione esterna delle vie aeree".

Il bonifico di 30mila euro e l'arresto del figlio

Durante le indagini, gli investigatori hanno scoperto che prima di chiamare il 112, Crotti avrebbe scattato fotografie e realizzato anche alcuni video con il cellulare mostrando il corpo della madre e cercando, così, di crearsi un alibi. "L'ho trovata adesso in queste condizioni", diceva il 47enne, "sono tremendamente spaventato, chiamo l’ambulanza". Due ore più tardi, però, l'ha filmata ancora: "Sto facendo il video di mia mamma che è caduta dalla sedia". Un quarto d'ora dopo ancora avrebbe chiamato il 112.

Il decesso di Riva sarebbe avvenuto intorno a mezzanotte e mezza, ma già alle 1.31 Crotti avrebbe provato a fare un bonifico da 30mila euro dal conto della madre trasferendoli sul proprio. Venuto a conoscenza dell'indagine a suo carico, il 47enne avrebbe ammesso in una telefonata con un amico di aver ucciso la madre. Lo scorso 11 marzo è stato arrestato su disposizione della gip Fiammetta Modica. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio volontario aggravato e maltrattamenti.

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