Chi era Roberto Parisi, il 41enne ucciso dal nipote nel Milanese con 7 coltellate
Si chiamava Roberto Parisi il 41enne che nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 marzo è stato ucciso da suo nipote di 28 anni, Antonio Iannetti, a Cesano Boscone (nella Città Metropolitana di Milano). Residente a Sedriano e con un piccolo precedente alle spalle, è stato colpito a morte con sette coltellate. Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri della Compagnia di Corsico, coordinati dalla pm Bianca Maria Baj Macario, tra i due sarebbe scoppiata una lite in quanto Parisi aveva iniziato una relazione con la ex fidanzata del nipote. Il 28enne si è poi costituito presentandosi in caserma e fornendo la propria versione dei fatti.
Il rapporto tra Parisi e Iannetti
Parisi, così come suo nipote, era originario di Torremaggiore, comune della provincia di Foggia. Si era trasferito nell'hinterland milanese anni fa ed era solito fare alcuni lavori di manutenzione nelle case a chiamata, spesso insieme proprio al 28enne. Pare che il 41enne avesse iniziato a settembre dell'anno scorso una relazione sentimentale con la ex fidanzata di Iannetti, che nelle settimane seguenti si era trasferita da lui a Sedriano.
Questo, però, non era ben visto dal 28enne. Stando a quanto emerso, in più di un'occasione i due si sarebbero incontrati per parlare della situazione. La stessa cosa hanno fatto nella serata di lunedì 25 marzo, dandosi appuntamento tra il parco e il centro commerciale di via Don Sturzo a Cesano Boscone, nel quartiere Tessera.
L'omicidio di Parisi e l'arresto di Iannetti
Iannetti e Parisi si sarebbero chiusi in auto per discutere. Ad un certo punto, per motivi che dovranno essere chiariti nelle indagini, il più giovane avrebbe estratto un coltello a serramanico che nascondeva in tasca. Il 41enne avrebbe provato a fuggire, ma è stato inseguito e raggiunto dal nipote che lo ha poi colpito sette volte al collo e al petto, lasciandolo agonizzante sull'asfalto.
I soccorsi arrivati sul posto, insieme ai carabinieri della Compagnia di Corsico, hanno prestato le prime cure a Parisi e lo hanno poi trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale San Carlo. Le sue ferite, però, erano troppo gravi ed è deceduto poco dopo. Nel frattempo Iannetti, che ha qualche precedente per lesioni, si è presentato in caserma confessando l'aggressione per "motivi personali" e indicando il luogo dove aveva provato a nascondere il coltello. In seguito al decesso di Parisi, il 28enne è stato trasferito nel carcere di San Vittore con l'accusa di omicidio volontario.