Chi era Roberto Comelli, morto accoltellato nel Bresciano: voleva entrare a una festa privata di Capodanno
È stato ucciso con un solo fendente, un grosso coltello da cucina che ha puntato dritto al petto. Così è morto Roberto Comelli, 42 anni, aggredito nel piccolo comune bresciano di Provaglio d'Iseo dopo essere stato respinto mentre tentava di partecipare a una festa di Capodanno.
Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri del Nucleo investigativo di Brescia e della Compagnia di Chiari, nella serata di martedì 31 dicembre il 42enne aveva tentato di imbucarsi a un evento privato organizzato da un gruppo di giovani in un salone dato in concessione dal Comune nel centro del paese. Qui Roberto Comelli si sarebbe presentato in stato di evidente ubriachezza, e avrebbe attaccato briga con un gruppo di partecipanti: in questi istanti, in modalità ancora tutte da accertare, qualcuno lo avrebbe accoltellato a morte, lasciandolo stramazzare al suolo sull'asfalto di via Cesare Battisti. Per lui, nonostante il tempestivo arrivo dei soccorritori, non c'è stato niente da fare.
Ad oggi, resta ancora ignota la persona che ha affondato una lama nel petto del 42enne durante la rissa. Le ricerche, ovviamente, si concentrano sulla cerchia ristretta dei partecipanti all'evento privato, tutti giovanissimi abitanti del paese: i militari stanno quindi raccogliendo le loro testimonianze per fare luce su quanto accaduto e ricostruire con esattezza la dinamica dell'omicidio. È invece stata trovata l’arma del delitto: un coltello da cucina lungo 30 centimetri.