Chi era Piernicola Palmieri, il chirurgo pavese morto durante una vacanza in Trentino
L'ultima volta che Piernicola Palmieri ha parlato con sua moglie Annamaria è stata nel primo pomeriggio di sabato 26 agosto. Il chirurgo vascolare 59enne di Vigevano (in provincia di Pavia) si era appena reso conto che l'autobus sul quale era salito non lo avrebbe portato all'hotel dove alloggiava con la sua famiglia, ma dalla parte opposta. Per questo motivo, una volta sceso, aveva detto ad Annamaria che sarebbe tornato a piedi. Palmieri, però, è stato ritrovato ore dopo senza vita accanto al torrente Passirio.
La carriera di Palmieri
Classe 1964, Palmieri si era laureato a Pavia e dal 2001 lavorava all'ospedale San Matteo. All'inizio aveva prestato servizio come guardia medica a Novara e poi a Vigevano. Prima di andare a Pavia, ha lavorato anche a Milano e Cremona.
Membro della Società italiana di chirurgia vascolare ed endovascolare (Sicve), già dal 2001 era dirigente medico del reparto di Chirurgia vascolare al San Matteo. Nel 1998, poi, aveva anche vinto il premio nazionale "Domenico Bertini" per la migliore tesi di specializzazione.
L'incidente in montagna
Palmieri aveva deciso di trascorrere gli ultimi giorni di vacanza con la famiglia in Alto Adige. Sabato era uscito per un'escursione da solo e, arrivato nella zona di Moso, aveva preso un autobus per tornare in hotel. Quello, però, invece di andare verso San Leonardo in Passiria era diretto a Passo Rombo, la direzione opposta.
Così, il 59enne era sceso dall'autobus e, dopo aver avvertito sua moglie, si era incamminato. Intorno alle 21 era arrivata una richiesta di aiuto al 112: Palmieri non era ancora tornato in albergo. Cinquanta persone, droni e unità cinofile si sono mosse per cercarlo, ma lo hanno trovato solo intorno alle 23:45 già senza vita lungo il torrente Passirio, dopo una caduta di circa 100 metri.