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Chi era Paolo Tamburini, l’ingegnere 50enne morto risucchiato da un ventilatore industriale

Paolo Tamburini è morto risucchiato dal ventilatore industriale sul quale stava lavorando. Dipendente da 25 anni della Prisma impianti, l’ingegnere di Novi Ligure era stato chiamato dalla Acovent di Senago per la manutenzione del macchinario.
A cura di Enrico Spaccini
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Paolo Tamburini (foto da LinkedIn)
Paolo Tamburini (foto da LinkedIn)

Paolo Tamburini, ingegnere di Novi Ligure (in provincia di Alessandria), è morto nel pomeriggio di ieri, martedì 22 agosto, in seguito a un incidente sul lavoro. Il 50enne stava svolgendo alcune opere di manutenzione all'impianto di un potente ventilatore alla Acovent di via Cavour a Senago (Milano). Per cause ancora da chiarire, il macchinario è entrato in funzione all'improvviso risucchiandolo e uccidendolo. Tamburini si trovava in quel capannone per conto della Prisma impianti Spa, una ditta per la quale lavorava da oltre 25 anni.

Le indagini sull'incidente a Senago

Non è ancora chiaro se il ventilatore che ha trascinato a sé Tamburini si sia acceso per un errore umano o in seguito a un incidente. Così come bisognerà chiarire perché il 50enne stesse operando in prima persona sul macchinario, visto che era un ingegnere e non un meccanico. Questi e altri punti saranno presi in esame nell'inchiesta coordinata dalla pm di turno, Cecilia Vassena, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Le indagini sono state affidate alla polizia locale di Senago e agli investigatori della polizia giudiziaria del dipartimento Ambiente, salute, sicurezza, lavoro guidato dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano. Intanto, i vigili del fuoco arrivati sul posto hanno già dovuto sequestrare il ventilatore e smontarlo pezzo per pezzo per poter recuperare i resti di Tamburini.

Tamburini lavorava per la Prisma impianti da oltre 25 anni

Il 50enne di Novi Ligure si era laureato in Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino. Viveva insieme alla moglie Daniela e alle sue due figlie. Da più di 25 anni lavorava per la Prisma impianti Spa di Basaluzzo e martedì scorso era stato chiamato dalla Acovent di Senago, azienda che produce e commercia ventilatori industriali, per la manutenzione di uno dei loro macchinari.

Intorno alle 14:15, però, qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto e Tamburini è stato risucchiato dal potente ventilatore sul quale stava lavorando. I dipendenti della Acovent che si trovavano nei paraggi nel momento dell'incidente sono già stati interrogati. Nei prossimi giorni verrà il medico legale eseguirà alcuni esami sui resti del 50enne ed è probabile che verranno iscritti nel registro degli indagati i responsabili sia della Acovent che della Prisma.

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