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Chi era Pablo Inga, l’operaio di 27 anni morto folgorato su un traliccio a Brescia

È Pablo Inga l’operaio di 27 anni che ieri, giovedì 17 ottobre, ha perso la vita mentre lavorava su un traliccio dell’alta tensione a Ponte Caffaro (Brescia). Il giovane è rimasto folgorato da una scarica dopo aver tirato dei cavi.
A cura di Francesca Del Boca
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È Pablo Inga l'operaio di 27 anni che ieri, giovedì 17 ottobre, ha perso la vita mentre lavorava su un traliccio dell'alta tensione a Ponte Caffaro, Brescia. Il giovane è rimasto folgorato da una scarica dopo aver tirato i cavi per l'allaccio a una cabina di trasformazione.

Pablo Inga, che sui suoi canali social pubblicava spesso foto e video mentre lavorava in cima ai tralicci, stava maneggiando i fili ad oltre venti metri di altezza quando i compagni di squadra che seguivano il lavoro da terra hanno sentito il rumore della scarica, e subito dopo hanno visto il corpo esanime del collega sostenuto solo dalla imbracature di sicurezza. Il giovane è stato recuperato e portato a terra per i primi soccorsi: inutili, purtroppo, i ripetuti tentativi di rianimazione del 27enne.

Restano ancora da stabilire le cause dell‘incidente mortale, l'ennesimo avvenuto sul lavoro nella zona di Brescia (maglia nera in Lombardia). Tra le prime ipotesi c’è, al momento, il malfunzionamento del cavo di messa a terra che avrebbe dovuto scaricare la tensione prodotta per induzione dai cavi anche quando le linee sono disattivate.

Il giovane operaio, di origine peruviana ma da tanti anni in Italia, abitava a Firenze ed era dipendente della Roda spa, azienda specializzata nella costruzione e manutenzione di linee elettriche ad alta e altissima tensione: la ditta era impegnata a Ponte Caffaro per lavori per conto di Terna, società operatrice delle reti di trasmissione dell'energia elettrica.

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