Chi era Michele Buga, ucciso da una valanga mentre tentava di portare in salvo i suoi cani
È Michele Buga il 60enne trovato senza vita a 1.900 metri di altitudine vicino al rifugio Bertacchi, in alta Valle Spluga (Sondrio). Due giorni fa aveva lanciato una richiesta di aiuto ai soccorsi dopo una giornata di sci alpinismo. A notte fonda era riuscito a trovare riparo in un paesino svizzero, ma aveva perso di vista i suoi due cani husky. Ieri, 9 gennaio, era tornato in quota per recuperarli, ma una valanga lo ha travolto uccidendolo.
La passione per la bicicletta e gli sci
Residente a Ballabio, in provincia di Lecco, Buga aveva origini rumene. Sportivo, era appassionato di bicicletta e spesso affrontava la montagna a pedali o a piedi. Al suo fianco aveva sempre i suoi due cani husky, anche quando l'8 gennaio si era diretto verso il Pizzo Emet, al confine con la Svizzera.
Quel giorno alla sua richiesta di aiuto avevano risposto i militari del soccorso alpino della guardia di finanza. Partiti sulle sue tracce, avevano trovato solo i suoi cani. A notte fonda era arrivata una sua chiamata alla centrale operativa in cui assicurava di stare bene.
La valanga e il ritrovamento al rifugio Bertacchi
Il giorno seguente il 60enne ha dovuto affrontare di nuovo la montagna. I due husky, infatti, si erano rifiutati di seguire i soccorritori che quindi avevano deciso di lasciarli vicino al rifugio Bertacchi. Buga è tornato a 1.900 metri per recuperare loro e l'attrezzatura che aveva lasciato là. Un'improvvisa valanga, però, lo ha travolto.
A trovare il suo cadavere sono stati gli stessi ragazzi del soccorso alpino, che avevano deciso di andare a controllare che gli husky stessero bene. Buga era stato per diverso tempo anche insegnante di matematica ed educazione fisica all'Istituto Bertacchi di Lecco.