Chi era Massimiliano “Max” Piermattei, l’enologo morto schiacciato da un macchinario
Massimiliano Piermattei era un enologo e stava svolgendo i soliti controlli di routine per la produzione di vino all'Azienda Agricola Monte Rossa, a Cazzago San Martino nel Bresciano. All'improvviso, per cause ancora da chiarire, avrebbe perso l'equilibrio finendo in un macchinario che lo ha schiacciato. All'incidente hanno assistito i colleghi che lo hanno tirato fuori e provato le manovre di rianimazione. Piermattei, o "Max" come lo conoscevano tutti", è deceduto poco dopo.
Il lavoro in azienda e l'incidente
Piermattei aveva 50 anni, ma ne avrebbe compiuti 51 tra qualche settimana. Aveva conseguito un diploma da perito agrario all’Istituto Pastori ed era particolarmente stimato nell’ambiente. La sua professionalità gli aveva permesso di ottenere un lavoro da enologo alla Monte Rossa, un'azienda dalla storia ormai cinquantennale che ogni anno produce fino a 600mila bottiglie di franciacorta. "Max" lavorava a Cazzago San Martino, ma viveva a Castelmella con sua moglie e i loro tre figli.
L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 7 giugno. Durante un'operazione di routine, è rimasto incastrato nel macchinario di un giropallet, che in quel momento era in funzione per le operazioni di remuage del vino, un intervento utilizzato per la raccolta e la rimozione dei residui della fermentazione delle bollicine.
I tentativi di rianimazione
I primi a intervenire sono stati i colleghi che hanno anche provato a rianimarlo. Qualche minuto più tardi sono arrivati i soccorritori Volontari di Bornato, inviati da Areu, ma Piermattei è deceduto poco dopo.
I carabinieri della Compagnia di Gardone Valtrompia e gli ispettori dell’Ats dovranno capire nei dettagli cosa sia accaduto. L'ipotesi è che Piermattei abbia perso l'equilibrio a causa di un malore.