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Chi era Marino Fornoni, l’uomo trovato morto in un canale grazie ad un cane che abbaiava

Si chiamava Marino Fornoni l’uomo di 82 anni trovato morto in un canale ad Ardesio, in provincia di Bergamo. A far trovare il suo cadavere, il cagnolino che lo accompagnava quando andava a funghi.
A cura di Filippo M. Capra
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A sinistra la vittima Marino Fornoni
A sinistra la vittima Marino Fornoni

Si chiamava Marino Fornoni l'uomo di 82 anni trovato morto due giorni fa nella zona di Piazzolo, ad Ardesio, nella Bergamasca. Il ritrovamento del suo cadavere è stato reso possibile dal latrato di un cane che non cessava e ha attirato l'attenzione di una donna che ha allertato le forze dell'ordine per verificare che tutto fosse ok. Purtroppo, però, non era così. Il corpo senza vita dell'uomo è stato trovato a ridosso di un canale. Per lui, gli operatori sanitari non hanno potuto fare nulla.

Chi era Marino Fornoni, trovato morto in un canale ad Ardesio

Marino, molto conosciuto in paese, era solito andare a funghi insieme al suo amico domestico. Così ha fatto anche la mattina della sua morte. "Se non fosse stato per il cagnolino, ci avrebbero messo del tempo a trovarlo", ha detto l'ex sindaco di Ardesio Antonio Delbono ricordando che "Marino era uno che camminava e si spostava. Noi amici più giovani gli dicevamo: hai 30 anni in più e sei un capriolo, si scherzava sul fatto che, nonostante la sua età, faticavamo a stargli dietro". Nato nel paese della provincia di Bergamo, era in pensione ormai da qualche anno.

La moglie, i tre figli e la passione per la montagna

La moglie, tre figli e la passione per la montagna e il volontariato, a cui aveva cominciato a dedicare tempo dopo la pensione ottenuta a seguito di una carriera da capocantiere. Ad abbaiare per richiamare l'attenzione sul suo corpo, il bastardino che viveva con lui e la moglie. Secondo i carabinieri che l'hanno trovato, Marino sarebbe scivolato accidentalmente nel canale, andando a sbattere violentemente contro le rocce. Recuperato, il suo cadavere è stato trasferito all'ospedale Papa Giovanni XXIII per un'ispezione esterna di un medico legale. Poi, è atteso il nullaosta per consentire ai famigliari di svolgere i funerali.

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