Chi era Manuel Moranda, il ragazzo di 15 anni morto per un bagno nel fiume Ticino
Manuel Moranda è deceduto domenica sera, 4 giugno, dopo un breve ricovero all'ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo. Il ragazzo di 15 anni, originario del comune milanese di Motta Visconti ma residente da qualche anno a Trivolzio (Pavia), aveva provato a fare il bagno nel fiume Ticino insieme a un paio di amici quel pomeriggio. La corrente, o un mulinello, lo avrebbe trascinato sott'acqua provocandogli l'annegamento. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, è stato estratto in stato di incoscienza ed è deceduto poche ore più tardi.
L'annegamento nel Ticino
Da cinque anni il 15enne viveva con mamma, papà, sorella e tre fratelli a Trivolzio e frequentava l'istituto tecnico di Pavia. Con due amici Manuel aveva raggiunto un tratto del fiume Ticino a Torre d'Isola vicino a Zerbolò, nel Pavese, in cui pare sia in vigore il divieto di balneazione. Su questo stanno indagato i carabinieri che dovranno anche accertare la dinamica.
Secondo quanto è stato ricostruito finora, Manuel era entrato in acqua solo con i piedi. Ad un certo punto l'acqua lo avrebbe trascinato fino a portarlo sott'acqua. Gli altri due amici sono riusciti, invece, a tornare a riva e a correre per chiedere aiuto.
L'intervento dei soccorsi e il decesso in ospedale
L'allarme al 112 poi sarebbe arrivato anche dalla sponda opposta del Ticino, dalla spiaggia detta dell'ex-colonia di Zerbolò. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che sono riusciti a recuperare il 15enne. Manuel era ancora in vita, ma in stato di incoscienza. Per questo motivo il ragazzo è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Bergamo con l'eliambulanza.
Una volta rintracciati dai carabinieri, anche i genitori sono accorsi al Papa Giovanni XXIII ma Manuel era ormai in condizioni disperate A dare notizia del decesso è stato il sindaco di Trivolzio, Roberto Villani: "Con grande tristezza esprimiamo tutto il nostro cordoglio per la perdita di questa giovane vita".