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Chi era Luigi Buccino, ucciso dalla moglie a Corbetta mentre dormiva

Luigi Buccino, 54 anni, faceva il muratore ed era originario di Corigliano Calabro. Viveva a Corbetta, nel Milanese, con i due figli e la moglie Vita Di Bono: è stato ucciso nel sonno da più coltellate, alla schiena e alla gola.
A cura di Francesca Del Boca
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È stato ucciso all'alba di ieri, domenica 5 novembre, nella sua casa di Corbetta (Milano). Non si è neanche accorto dell'assalto Luigi Buccino, 54 anni: è stato sorpreso nel sonno dalle coltellate della moglie Vita Di Bono, che dopo l'omicidio si è tagliata collo e polsi e si è lasciata morire accanto al corpo del marito.

Prima un paio di fendenti alla schiena, sotto le coperte del letto, e poi una fatale alla gola. Non ci sono segni di difesa sul corpo dell'uomo, trovato in un lago di sangue dal figlio 24enne Christian. Il ragazzo, preoccupato perché i genitori non rispondevano al telefono da ore, aveva fatto irruzione in casa in mattinata. Trovandosi davanti una scena dell'orrore, il finale di un omicidio-suicidio che ha lasciato a bocca aperta un intero paese.

Chi era Luigi Buccino, ucciso a coltellate dalla moglie Vita Di Bono

L'uomo, muratore originario di Corigliano Calabro (Cosenza), si era trasferito decenni fa nel Milanese. Qui abitava con i due figli  Sara e Christian e la moglie, casalinga nata a Genova, che aveva sposato nell'ottobre del 1994. Ben 29 anni di matrimonio che, negli ultimi tempi, stavano forse giungendo al capolinea.

"Litigavano di continuo, si sentivano sempre battere colpi sui muri", la testimonianza di alcuni vicini di casa. "Lei era convinta che lui la tradisse. Pensava che lui le somministrasse del sonnifero di nascosto, per ricevere l'amante in casa mentre lei dormiva", ha raccontato una di loro. "Era fissata". Secondo quanto emerso, da tempo la donna manifestava una profonda gelosia nei confronti del coniuge. Pensieri ossessivi, paranoie, accuse, fughe e ritorni da casa.

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Le indagini sull'omicidio-suicidio di Corbetta

I Carabinieri di Abbiategrasso, adesso, sono al lavoro per ricostruire ciò che ha preceduto un'aggressione così efferata, e verificare se Vita Di Bono, dopo il tentativo di suicidio di un anno fa e il ricovero all'ospedale di Magenta, fosse seguita dai servizi psicosociali del territorio. Spetterà invece all'autopsia stabilire se la donna, prima di colpire a morte il marito nel sonno, avesse assunto farmaci o sostanze.

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