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Chi era Luca Ruffino, il presidente di Visibilia Editore che si è suicidato in casa a Milano

Luca Reale Giuseppe Ruffino si è tolto la vita con un colpo di pistola nella serata di sabato 5 agosto, lasciando una compagna e due figli. Il manager 60enne, fondatore di Sif Italia e presidente di Visibilia Editore, ha avuto anche un passato nella politica lombarda e milanese.
A cura di Enrico Spaccini
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Luca Ruffino
Luca Ruffino

Luca Reale Giuseppe Ruffino è stato trovato senza vita nella sua casa a Milano, in via Spadolini, nella tarda serata di sabato 5 agosto. Il 60enne, lecchese di nascita, si sarebbe suicidato sparandosi con un'arma da lui regolarmente detenuta. Considerato il re della amministrazioni di condominio, con la sua Sif Italia gestiva oltre 80mila palazzi in tutto il Paese. Attivo anche nel mondo della politica, Ruffino dallo scorso ottobre era diventato amministratore unico della Visibilia Editore, precedentemente di proprietà della ministra del Turismo Daniela Santanchè.

A trovare il corpo di Ruffino in camera da letto è stato uno dei suoi due figli, il quale si era allarmato perché non riusciva a mettersi in contatto con il padre. Sul caso la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, atto dovuto per poter eseguire l'autopsia sul corpo del manager.

L'uomo, che aveva compiuto 60 anni solo lo scorso 24 luglio, avrebbe lasciato anche diversi biglietti destinati ai familiari con le motivazioni del suo gesto. Tra queste, gli inquirenti non hanno trovato riferimenti né a eventuali problemi di salute né al caso giudiziario che coinvolge Visibilia, ma solo messaggi di scuse. La Procura, al momento, non esclude alcuna ipotesi sulle ragioni del suicidio.

Chi era Luca Reale Giuseppe Ruffino, fondatore di Sif Italia

Come manager, Luca Ruffino ha iniziato a costruire la propria carriera negli anni '80. Pensata come società di intermediazione finanziaria, il manager lecchese ha fondato nel 1986 Sif Italia che in breve tempo si è trasformata in una società in grado di gestire e amministrare oltre 80mila tra condomini privati e quelli del patrimonio pubblico comunale e regionale, come la lombarda Aler.

Ruffino ha inoltre fatto parte dei consigli di amministrazione di altre società come FerrovieNord, Fiera Milano Edizioni e Milano Serravalle Engineering.

I legami con la politica

Impegnato anche nella politica locale, è stato candidato dell'Udc alle Regionali in Lombardia per poi diventare segretario milanese di partito. In seguito ha fatto parte del coordinamento regionale lombardo del Pdl e nel 2010 ha sostenuto la campagna elettorale per le Regionali di Romano La Russa, oggi assessore alla Sicurezza e Protezione civile.

Proprio con Romano La Russa, e con Marco Osnato (oggi deputato di Fratelli d'Italia, ma al tempo consigliere comunale Pdl a Milano), Ruffino era rimasto coinvolto nel 2012 in un'inchiesta. La Procura aveva aperto un fascicolo in merito alle gare d'appalto di Aler. In particolare, il manager era indagato per i 10mila euro che avrebbe usato per finanziare la stampa dei manifesti e il materiale elettorale per la campagna di La Russa. La vicenda si concluse con l'assoluzione definitiva per tutti e tre nel 2018 "perché il fatto non sussiste".

Ruffino diventa amministratore unico di Visibilia della Santanchè

Dallo scorso 18 ottobre Ruffino era diventato presidente della holding Visibilia e amministratore unico della casa editrice. Immettendo una liquidità superiore al milione di euro, il manager aveva salvato la società prima gestita dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè dal rischio fallimento.

Le ipotesi sul suicidio: Luca Ruffino non era malato

La Procura di Milano dovrà anche chiarire le motivazioni del gesto di Ruffino. In un primo momento si era parlato di una grave malattia di cui pochi erano a conoscenza. Tuttavia, stando ai primi risultati delle indagini, pare che il 60enne non soffrisse di alcuna patologia particolarmente grave.

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