Chi era Leonardo Ciolino, l’uomo morto travolto dal suo furgone al lavoro
Si chiamava Leonardo Ciolino il 46enne morto schiacciato dal suo stesso furgone in via Gallarate a Milano. L'uomo – da una prima ricostruzione delle forze dell'ordine – avrebbe tentato di fermare il mezzo pesante da un piano scosceso, ma senza riuscirci: è stato travolto e intrappolato sotto il furgone. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto per lui purtroppo non c'era più nulla da fare: era già in arresto cardiaco ed è morto poco dopo. I vigili del fuoco sono riusciti a estrarlo solo sollevando il furgone con cuscini ad aria.
L'incidente durante una consegna con il suo camion
Leonardo Ciolino lavorava per la ditta Felma Srl, che si occupa di tecnologie per la sicurezza, e tutti i suoi colleghi lo ricordano come una persona professionale e affidabile. Ora tutta Cassina de’ Pecchi, paese alle porte di Milano dove l'uomo viveva con la moglie e il figlio piccolo, lo ricorda. Tante le persone incredule su come sia potuto accadere: un incidente sul lavoro ancora da accertare nei minimi particolari, ma sembrerebbe che il suo mezzo da 3 tonnellate parcheggiato su una rampa di un parcheggio durante una consegna sia scivolato all'improvviso all'indietro. La vittima avrebbe provato a fermarlo in tutti i modi, senza purtroppo riuscirci.
Era appassionato di judo come suo figlio
A ricordarlo sono anche i suoi compagni dell’Asd Arcobaleno dove Leonardo praticava judo e dove stava muovendo i suoi primi passi anche il figlio. Frequentava con tutta la famiglia anche la parrocchia Maria Madre della chiesa a Cassina, e l’oratorio di San Domenico Savio. A breve verranno celebrati anche i funerali.