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Chi era Ivo Conti, il bergamasco morto folgorato mentre lavorava su un traliccio dell’alta tensione in Svizzera

Ivo Conti è deceduto il 16 luglio a Rueun (Svizzera). Il 44enne stava lavorando su un traliccio dell’alta tensione quando è stato folgorato da una scossa elettrica. Bergamasco, viveva ad Ardesio insieme alla famiglia.
A cura di Enrico Spaccini
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Ivo Conti (foto da Facebook)
Ivo Conti (foto da Facebook)

Si chiamava Ivo Conti, l'uomo che martedì scorso, 16 luglio, è morto in un incidente sul lavoro a Ruen, nel Cantone dei Grigioni in Svizzera. Il 44enne di Ardesio (Bergamo) stava effettuando un lavoro di manutenzione su un traliccio dell'alta tensione quando, probabilmente a causa di un guasto, è stato folgorato da una scarica elettrica. Conti lascia la moglie e due figli.

L'incidente sul traliccio dell'alta tensione

Stando a quanto ricostruito finora, poco prima delle 15:30 del 16 luglio alcuni colleghi si sono accorti che Conti, che si trovava appeso alla corda di sicurezza per eseguire alcuni lavori di manutenzione sulle linee ad alta tensione, non si muoveva più. Lanciato l'allarme, lo hanno calato dall'albero maestro del traliccio con una fune di salvataggio e gli hanno prestato i primi soccorsi.

Le manovre di rianimazione sono state, poi, proseguite dai sanitari del servizio di soccorso della Surselva e da un equipaggio dell'elisoccorso Rega, ma il 44enne era ormai deceduto. L'ipotesi più probabile è che sia stato folgorato, ma la polizia cantonale dei Grigioni ha comunque disposto accertamenti per capire le cause del decesso e del presunto guasto che avrebbe portato alla scarica elettrica.

Il lavoro in Svizzera e la passione per la montagna

Insieme a lui, quel giorno a Rueun, c'era suo cugino. Dopo aver lavorato per anni a Valzella per una ditta di serramenti, Conti si era unito ad alcuni parenti in un'azienda elvetica incaricata della manutenzione alle linee elettriche svizzere.

Il 44enne, però, da tempo viveva nella contrada Valzella di Ardesio insieme a sua moglie e ai loro due figli. Così, il lunedì mattina partiva per andare a lavorare e tornava nella mattinata di venerdì. Nei giorni che trascorreva a casa, riusciva a coltivare le sue passioni per la moto e per la montagna. Conti, infatti, spesso andava alla baita nella zona dei Cinque Laghi a Valgoglio che aveva sistemato negli anni insieme a suo cognato.

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