Chi era Isac, il ragazzo travolto e ucciso mentre faceva flessioni al buio in Tangenziale a Milano
Venti anni e un'intera vita davanti, spezzata all'improvviso nella notte tra sabato e domenica a causa, molto probabilmente, di un'assurda bravata. Isac Beriani è morto mentre faceva movimenti simili a flessioni sulla Tangenziale Est di Milano. Una sorta di autostrada, per chi non la conoscesse, percorsa giorno e notte da migliaia di automobili ad alta velocità. Il conducente di una di queste vetture non è riuscito a schivare Isac e lo ha travolto: non è ancora chiaro se, dopo il primo impatto, il corpo del ragazzo sia stato investito anche da altre auto. Di certo c'è, purtroppo, che Isac è morto ancora prima di arrivare in ospedale a causa delle gravi e multiple lesioni riportate nell'incidente.
Chi era il ragazzo morto
Isac, italiano e con origini algerine, viveva a Milano, dove aveva frequentato l'istituto superiore Ettore Molinari di via Crescenzago. Su Facebook sono poche le foto visibili: una è un selfie davanti allo specchio, un'altra di qualche anno fa lo mostra col viso imberbe di un ragazzino, qual era. La madre del giovane lavora a Milano come badante: il padre al momento dell'incidente mortale non era invece in Italia ma in Algeria, per accudire la nonna malata. La famiglia Beriani fa i conti con una tragedia che al momento appare ancora inspiegabile: la Polstrada ha parlato di una bravata legata probabilmente all'alcol che Isac e gli amici che erano con lui avevano ingerito in quantità eccessive a una festa, dalla quale stavano tornando.
Il gruppo era in auto, nella notte tra sabato e domenica: all'altezza del tratto compreso tra gli svincoli del Camm e Linate uno degli amici si sarebbe sentito male e la vettura si sarebbe fermata per consentirgli di scendere. È in quel momento che Isac avrebbe iniziato il suo gioco pericoloso, non una sfida di coraggio ma una bravata finita purtroppo in tragedia, come avrebbero confermato alcuni automobilisti di passaggio, tra cui il 21enne che ha travolto Isac ed è ora indagato per omicidio colposo, e anche gli amici della vittima. Questi ultimi in un primo momento si erano allontanati dal luogo dell'incidente, forse spaventati: poi però hanno deciso di collaborare con gli inquirenti. Al pubblico ministero Francesco De Tommasi, che conduce l'inchiesta, il compito di fare luce sull'assurda e tragica vicenda: l'autopsia sul corpo del 20enne potrà aiutare a capire qualcosa in più, anche perché nel tratto in cui si è verificato l'incidente non ci sono telecamere.