Chi era il barista ucciso da cinque colpi di pistola e perché il suo locale era stato chiuso dalla polizia
Aveva una moglie e un figlio di nove anni e insieme a loro viveva nella stessa palazzina dove aveva il bar in cui è stato ucciso a Milano. Ruiming Wang è morto all'età di 35 anni ed è stato raggiunto, come apprende Fanpage.it, da cinque o sei colpi di pistola. È ancora presto per sapere quale sia stato il proiettile che ne è causato la morte nel suo locale di piazza Angilberto II, in zona Corvetto, all'alba di oggi, lunedì 19 dicembre 2022.
Sulla base degli elementi raccolti dagli investigatori della Squadra Mobile guidata da Marco Calì, sembrerebbe essersi trattato di un agguato. L'assassino è scappato subito dopo averlo ammazzato. I medici e i paramedici del 118 hanno provato a rianimare la vittima, ma ormai non c'era nulla da fare. Attualmente gli investigatori hanno escluso l'ipotesi di una rapina finita male: i colpi erano destinati solo al proprietario.
Il corpo trovato all'ingresso del bancone
Subito dopo gli spari, la moglie della vittima è scesa nel locale e ha trovato il corpo del marito all'ingresso del bancone. Sempre in base a quanto apprende Fanpage.it, al bar è stata sospesa per tre volte la licenza perché il suo locale era considerato ritrovo di pregiudicati e utilizzato anche per lo spaccio. E anche questo aspetto, sarà da tenere in considerazione: infatti l'assassino potrebbe far parte di questo mondo oppure esserne totalmente fuori.
Le forze dell'ordine, coordinate dalla pubblico ministero Bianca Maria Baj Macario, hanno acquisito le immagini delle telecamere proprio per risalire all'identità della vittima che sembrerebbe essere scappato lungo via Bessarione.