video suggerito
video suggerito

Chi era Hanna Herasimchyk, la 46enne soffocata e uccisa dal compagno a Pozzuolo Martesana

La 46enne di origini bielorusse è stata trovata senza vita il 14 giugno 2024 nell’appartamento che condivideva con il compagno a Pozzuolo Martesana (Milano): l’uomo, che l’aveva uccisa la sera prima al culmine di una lite, ne ha inscenato la morte per cause naturali.
A cura di Francesca Del Boca
58 CONDIVISIONI
Immagine

Non si è trattato di una morte per cause naturali, come il compagno Konrad Daniec voleva far credere. A uccidere Hanna Herasimchyk lo scorso 14 giugno è stato lui, dopo averla strangolata al termine di una lite casalinga nell'appartamento che la coppia condivideva a Pozzuolo Martesana (Milano). E sempre il convivente, dopo aver allertato le forze dell'ordine, aveva finto di essersi trovato casualmente davanti al cadavere della donna, al rientro di una lunga trasferta di lavoro: in realtà, secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Milano e del Nucleo investigativo dei carabinieri di via Moscova, il 44enne l'aveva uccisa la sera prima soffocandola a morte durante una discussione casalinga, per poi inscenarne il ritrovamento solo la mattina seguente. L'uomo, arrestato dopo sei mesi, è accusato ora di omicidio volontario aggravato.

Il compagno, fin da subito, aveva cercato di far apparire il delitto come morte per cause naturali, dovuto ad alcuni problemi di salute della compagna e a una lunga storia di abusi di sostanze e farmaci. Sul corpo della 46enne di origini bielorusse numerose macchie sparse sul corpo, ematomi pregressi sul braccio e una lesione alla nuca. Il segno evidente delle continue e violente liti tra i due, spesso interrotte dall'arrivo dei carabinieri chiamati ogni volta dai vicini terrorizzati.

La 46enne, che fino a pochi mesi prima di morire sbarcava il lunario come badante, non aveva mai sporto denuncia. Stando quanto emerso, conduceva un'esistenza solitaria, senza amicizie rilevanti o anche solo contatti con parenti, vicini di casa. Nessuno di loro, infatti, ha dichiarato di essere a conoscenza della situazione personale della donna. Che viveva un presente gravato da dipendenze e problemi pregressi, brevi occupazioni e lavori di fortuna, senza futuro e in condizioni sempre precarie. E da un rapporto di coppia, come testimoniato dalle condizioni in cui è stato trovato il corpo, di violenze e prevaricazioni da parte del compagno, autotrasportatore per una società di spedizioni.

58 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views