La moglie di Giancarlo Botti, morto 7 giorni dopo la caduta in montagna: “Avevamo festeggiato 30 anni di nozze”
È morto Giancarlo Botti, l'uomo di 62 anni che una settimana fa è precipitato dalla montagna in provincia di Lecco. A darne notizia è il quotidiano Bergamonews. Il 62enne era un appassionato di escursioni e, infatti, sul suo profilo Facebook sono numerose le fotografie con neve e di ferrate. La notizia ha sconvolto l'intera comunità dove Botti viveva.
L'incidente è avvenuto l'8 aprile. L'uomo si trovava sul versante lecchese del Resegone nel canale Comera quando è precipitato per una trentina di metri. Sono stati subito chiamati i soccorsi. Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118. Le sue condizioni erano apparse gravissime: era stato trasferito in elicottero all'ospedale Papa Giovanni XXIII in codice rosso. Aveva riportato un trauma cranico e al volto e a una gamba.
È rimasto ricoverato per una settimana: è poi morto domenica 14 aprile. Le ferite riportate erano troppo gravi. I funerali non sono stati ancora fissati perché i familiari sono in attesa della decisione della magistratura su un'eventuale autopsia. Ad Ambivere, comune che si trova in provincia di Bergamo, la notizia ha lasciato sgomenti. Il parroco, intervistato dal quotidiano Il Corriere della Sera, ha affermato: "Era una persona squisita, un volontario in parrocchia. Amava tantissimo la montagna".
Una delle volontarie ha detto: "Veniva qui ad aiutarci a impastare i casoncelli. Li prepariamo per sostenere la parrocchia. Ma per lui un giorno alla settimana era sacro, doveva andare in montagna". Botti lascia una moglie e due figli. La prima ha spiegato: "Lo scorso anno avevamo festeggiato 30 anni di matrimonio insieme".