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Chi era Francesco Randon, il medico di base morto in un frontale contro un camion

Francesco Randon era nato nel Padovano, ma lavorava da fine maggio a Pontirolo Nuovo come medico di base. Il 60enne è deceduto dopo essersi schiantato con un camion all’altezza di Brusaporto.
A cura di Enrico Spaccini
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Si chiamava Francesco Randon l'uomo che ha perso la vita nel pomeriggio di ieri, lunedì 10 luglio, in seguito a un frontale contro un autoarticolato all'altezza di Brusaporto, in provincia di Bergamo. Il 60enne, medico di base padovano titolare dell'ambulatorio ‘Condominio solidale' di Pontirolo Nuovo, è stato identificato in serata: documenti, smartphone e quello che era nell'auto insieme a lui sono andati a fuoco in pochi attimi. Illeso il conducente del mezzo pesante, il quale è uscito dall'abitacolo prima che le fiamme invadessero la cabina e parte del rimorchio.

Il trasferimento a Pontirolo

Randon era originario di Padova, ma da qualche settimana era domiciliato a Fara Gera d'Adda. A fine maggio era stato trasferito a Pontirolo, ma aveva ancora alcuni pazienti tra Berzo San Fermo e Borgo di Terzo.

Secondo quanto ricostruito, si stava dirigendo proprio da loro intorno alle 15 di ieri quando, per motivi ancora da chiarire, si è scontrato frontalmente con un autoarticolato. Il riconoscimento del 60enne è stato possibile solo grazie al numero di telaio dell'auto e della targa. Randon lascia la moglie e una figlia.

La dinamica dell'incidente

"Mi sono trovato davanti l'auto e ho fatto tutto il possibile per evitarla, ma lo spazio era poco e sono finito contro il muro", ha raccontato Carlo Julita. Il 51enne di Cividate al Piano era alla guida del mezzo pesante lungo la statale 42 quando la Ford Puma ibrida di Randon gli è finita contro all'altezza di Brusaporto.

"Mi è venuta addosso diretta e ha preso fuoco subito, mentre il mio camion dopo", ha continuato Julita. La Ford è stata avvolta dalle fiamme in pochi secondi, cosa che poi è accaduta anche all'abitacolo del tir dal quale il 51enne è uscito appena in tempo.

L'autoarticolato proveniva da Lovere e trasportava un carico di frutta e verdura. Randon, invece, dalla direzione opposta. Sull'asfalto non sono stati trovati segni di frenata, cosa che fa pensare a un malore o a una distrazione che ha portato il medico a scontrarsi con il mezzo pesante. Le due vetture sono state poste sotto sequestro e sui resti di Randon sarà eseguita un'autopsia.

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