Chi era Francesca Quaglia, la 28enne in bici uccisa da un camion a Milano
È Francesca Quaglia, la ciclista investita e uccisa da un camion a Milano in viale Caldara, in zona Porta Romana: la ragazza, 28 anni, era originaria di Bologna. Ha vissuto per anni a Milano dove lavorava come traduttrice e copywriter. Appassionata di lingue e Paesi scandinavi – ha vissuto per un lungo periodo in Svezia – Quaglia era impegnata nel movimento femminista.
Chi era la 28enne travolta e uccisa da un camion in viale Caldara
La 28enne era laureata in lingue e letterature e linguistica scandinave all'Università Ca' Foscari di Venezia. Aveva poi conseguito una laurea magistrale in lingue all'Università Statale di Milano. Nel 2017 ha lavorato alla Camera di commercio italiana per la Svezia a Stoccolma: lì, lavorava anche come traduttrice e insegnante di italiano. Ha lavorato anche alla trascrizione dei cortometraggi del regista svedese Gösta Werner.
La dinamica dell'incidente: il tir ha agganciato Francesca Quaglia
E proprio nel capoluogo meneghino lavorava come traduttrice per la rivista Mulieris Magazine. Nella mattinata di oggi, martedì 29 agosto, la 28enne è stata travolta e uccisa da un camion. Sulla base di una prima ricostruzione, la ragazza è stata affiancata da un mezzo pesante. Al semaforo verde, il camion è ripartito e l'ha schiacciata.
Una testimone ha raccontato che la giovane avrebbe battuto sul cassone del tir per segnalare la sua presenza dopo essere stata "agganciata": il conducente l'avrebbe trascinata per una decina di metri prima di accorgersi di quanto accaduto. I rilievi sono stati affidati agli agenti della polizia locale che stanno analizzando le telecamere di sicurezza. La Procura ha disposto l'autopsia sul corpo della ragazza e probabilmente indagherà il conducente per omicidio stradale.