Chi era Fabrizio Bignotti, l’operaio morto carbonizzato in una fabbrica: lascia due figlie
Si chiamava Fabrizio Bignotti, l'uomo di 52 anni che è morto in un incidente sul lavoro nella giornata di domenica 21 gennaio. L'episodio si è verificato alla Feralpi di Lonato, in provincia di Brescia. Sulla base di quanto ricostruito fino a questo momento, l'operaio, che era un dipendente della azienda Maccarinelli srl di Mazzano, è morto carbonizzato all'interno della cabina della ruspa che stava manovrando.
La dinamica
Il mezzo, infatti, è provvisto di una pala meccanica per la movimentazione di materiale incandescente. A quanto pare, proprio mentre stava trattando questi oggetti, si sarebbe staccato il gancio che tiene ferma la cesta del mezzo di lavoro.
Questo circostanza avrebbe provocato la caduta della sostanza e innescato l'incendio che ha provocato la morte del 52enne. L'allarme ai soccorritori è scattato alle 5. La centrale operativa dell'Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia ha inviato i medici a bordo di un'ambulanza e un'automedica. Sono arrivate anche due squadre dei vigili del fuoco di Brescia.
L'uomo lascia la compagna e due figlie
Sul caso indagano i tecnici dell'Agenzia di tutela della salute del territorio insieme ai carabinieri di Desenzano. Arpa sta svolgendo alcune analisi ambientali. La Procura ha inoltre aperto un'inchiesta e sequestrato il mezzo distrutto dalle fiamme.
L'operaio abitava Castiglione delle Stiviere. Lascia le giovani figlie Elisa e Cristin, la compagna Moira. Tantissimi i messaggi circolati sui social network e in particolare su Facebook. L'uomo, infatti, era molto conosciuto e amato nella sua comunità.
