video suggerito
video suggerito

Chi era Davide Conforto, l’informatico ucciso in Valtellina dal nipote 24enne con una coltellata alla gola

Davide Conforto è morto nella sua abitazione a Poggiridenti (Sondrio) ucciso dal nipote. Il 61enne lavorava come informatico e, dopo aver vissuto in Sardegna, era tornato nel paese dove era cresciuto.
A cura di Enrico Spaccini
0 CONDIVISIONI
Davide Conforto (foto da Facebook)
Davide Conforto (foto da Facebook)

Si chiamava Davide Conforto, l'uomo ucciso con una coltellata alla gola in una villetta in via Masoni a Poggiridenti (Sondrio) nel tardo pomeriggio di sabato 6 aprile. Il 61enne lavorava come informatico e dopo alcuni anni trascorsi in Sardegna era tornato nel paese della Valtellina dove era cresciuto. Stando a quanto ricostruito finora dagli inquirenti, a ucciderlo sarebbe stato suo nipote, il 24enne Luca Michele Iannello, figlio della sorella al culmine di una lite.

L'omicidio al culmine di una lite

L'omicidio è avvenuto pochi minuti prima delle 18:30 del 6 aprile in un'abitazione di via Masoni, nella frazione Poggi Piano di Poggiridenti. A dare l'allarme sono stati i vicini di casa, che avrebbero sentito urla provenire da quella villetta. Sarebbe stato poi lo stesso Iannello a chiamare il 112, dicendo di aver ucciso lo zio.

All'arrivo dei carabinieri della Compagnia di Sondrio, Conforto era a terra in un lago di sangue. In casa c'era ancora il nipote 24enne, che è stato subito fermato in quanto sospettato del delitto. I sanitari che sono arrivati insieme ai militari non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 61enne.

L'arresto del nipote Iannello

L'informatico sarebbe stato uccido con un fendente alla gola, probabilmente inferto con un coltello. Nella serata del 6 aprile Iannello è stato ascoltato in caserma dal magistrato di turno, il pm Daniele Carli Ballola, e poi condotto in carcere a Sondrio con l'accusa di omicidio volontario in attesa dell'interrogatorio di convalida davanti a un giudice.

L'abitazione di via Masoni, intanto, è stata posta sotto sequestro. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell'omicidio e chiarire il movente che avrebbe portato Iannello a uccidere lo zio. Il paese di Poggiridenti, intanto, è sconvolto per quanto accaduto poiché la famiglia Conforto è molto conosciuta in zona.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views