Chi era Daniele Terzi, l’escursionista morto precipitando in un canalone mentre raggiungeva il Corno Miller
Si chiamava Daniele Terzi e aveva 58 anni l'alpinista morto precipitato per diversi metri in un canalone mentre cercava di raggiungere il Corno Miller, una delle cime del gruppo dell'Adamello. Tutto è accaduto nella domenica di ieri 30 giugno: quando il soccorso alpino di Brescia è arrivato sul posto nulla è stato sufficiente a salvare la vita all'escursionista. In tanto ora piangono il 58enne. Viveva a Viadana, nel Mantovano, e faceva parte del Cai di Bozzolo. Lascia la moglie e due figli.
Subito dopo l'incidente si è cercato di ricostruire cosa fosse accaduto. Dalla prima informazioni Terzi era insieme ad altri quattro amici che però a differenza sua avevano deciso di raggiungere la cima dell'Adamello, mentre lui ha scelto di raggiungere da solo il Corno Miller. Si trattano di vette tutte oltre i 3mila metri.
Il gruppo avevano passato la notte prima al rifugio Gnutti, in comune di Sonico, nel Bresciano, per poi diversi la mattina presto per raggiungere le cime scelte. Resta ancora da capire cosa sia successo all'alpinista. Molto probabilmente durante un tratto della salita avrebbe perso l'equilibrio precipitando nel canalone. A dare l'allarme sono stati i suoi amici che una volta rientrati al rifugio non sono più riusciti a mettersi in contatto con lui. I soccorsi per ritrovare il corpo ci hanno impiegato del tempo perché la nebbia presente in gran parte della giornata ha reso difficili le ricerche. Gli accertamenti sull'accaduto sono stati affidati ai carabinieri della Compagnia di Breno e la guardia di finanza. Ora gli amici del Cai lo ricordano. Terzi lavorava alla Seletti, ovvero un'azienda che si occupa di articoli per la casa di Viadana.