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Chi era Clarangela Crivellin, uccisa a coltellate dal marito Anselmo Zanellato nella loro abitazione nel Pavese

Clarangela Crivellin è stata ritrovata deceduta nella cucina di casa sua a Confienza (Pavia) dalla nuora nel pomeriggio dell’8 aprile. La 66enne, casalinga originaria di Novara, sarebbe stata uccisa a coltellate dal marito Anselmo Zanellato, il quale si sarebbe poi tolto la vita sparandosi con un fucile da caccia.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Mai prima di ieri, martedì 8 aprile, i carabinieri erano intervenuti nella villetta di vicolo Castellano a Confienza (in provincia di Pavia) dove Clarangela Crivellin viveva con il marito, Anselmo Zanellato. In quel piccolo paese da poco più di 1.500 abitanti nessuno aveva mai segnalato alle forze dell'ordine una lite particolarmente animata tra i due e mai la 66enne aveva chiamato i soccorsi per un qualche tipo di aggressione. Ora in quella abitazione gli investigatori, insieme al reparto scientifico, stanno cercando di capire perché l'ex muratore 68enne ha accoltellato a morte la moglie e si è tolto la vita poco dopo sparandosi con un fucile da caccia.

La ricostruzione della dinamica dell'omicidio-suicidio

A chiamare il 112 intorno alle 17 dell'8 aprile è stata la nuora. La moglie del figlio di Crivellin e Zanellato, infatti, aveva deciso di andare a trovare i suoceri per controllare che stessero bene, dato che era ormai qualche ora che non rispondevano più al telefono. La donna, però, ha scoperto la 66enne riversa a terra in cucina, senza vita, con diverse ferite d'arma da taglio e il 68enne nel capanno appena fuori dalla villetta, dove solitamente riponevano gli attrezzi e dove avevano allestito un pollaio.

Per chi indaga, non ci sarebbero particolari dubbi sul fatto che si sia trattato di un omicidio-suicidio. Zanellato, ex muratore di 68 anni originario di Porto Tolle (Rovigo), avrebbe accoltellato la moglie a morte e poi si sarebbe tolto la vita sparandosi con un fucile da caccia calibro 12 regolarmente detenuto e trovato nel capanno.

Clarangela Crivellin e l'ipotesi della malattia

Oggetto di indagini è, piuttosto, il movente. Gli investigatori hanno ascoltato i vicini di casa e i familiari, i quali avrebbero riferito di non essersi accorti di nulla. Le forze dell'ordine non erano mai intervenuti prima d'ora in quella villetta e Crivellin non avrebbe mai denunciato un qualche tipo di aggressione da parte del marito.

La 66enne era nata a Novara e faceva la casalinga. Alcune indiscrezioni parlano di problemi di salute che la donna potrebbe aver scoperto di avere nelle scorse settimane. Questo le avrebbe causato una depressione. Al momento, però, queste sono solo ipotesi che dovranno essere verificate, così come un loro eventuale ruolo in questa tragedia.

Nel frattempo, il pubblico ministero Alberto Palermo ha disposto l'autopsia sui corpi dei due coniugi. L'esame potrà fornire le prime risposte, come ad esempio il giorno in cui si sarebbe consumato il presunto omicidio-suicidio. Si parla di almeno 24 ore prima del rinvenimento dei corpi, ma alcuni testimoni avrebbero riferito che era ormai da diversi giorni che la coppia non si vedeva in giro per il paese.

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