Chi era Christian Donzello, il 16enne morto durante una gara clandestina a Biassono
La passione fortissima per le due ruote. La stessa che domenica pomeriggio ha portato Christian Donzello, 16 anni, nel lungo rettilineo di via Friul, zona industriale di Biassono (Monza e Brianza). Lì dove ha trovato la morte, in sella alla sua Enduro 125, dopo essersi schiantato contro una macchina che aveva appena svoltato. Tutto intorno decine e decine di ragazzi, spettatori, altre moto. Un contesto che ormai fa propendere per una sola ricostruzione dell'incidente: quella della gara clandestina tra giovanissimi.
Il ricordo degli amici e dei compagni di moto
"Sei sempre con noi Donze, forever Bro", lo striscione appeso dai compagni davanti alla sua scuola, il Centro di Formazione Professionale Achille Grandi a Sesto San Giovanni (Milano). Intorno, fiori e biglietti d'addio.
Qui il giovane, residente nel quartiere Sant'Alessandro di Monza, frequentava il terzo anno. "Timido ma benvoluto da tutti, ragazzi e insegnanti", le parole del preside della scuola. "Come tanti dei nostri studenti, amava i motori e veniva a lezione in moto. Purtroppo proprio quella passione gli è stata fatale".
"Ti ricorderemo tutti così, con il tuo sorriso", i commenti degli amici sui social, compagni di scorribande in moto. La cugina Gaia gli augura su Instagram "Buon viaggio, angioletto dagli occhi blu", l'altro cugino Omar si sfoga su TikTok con gli amici: "Mi manca Cri", e l'hashtag finale #guardamidalassù.
L'ipotesi della gara clandestina nella zona industriale
Intanto proseguono le indagini dei Carabinieri di Monza, per fare luce sulla dinamica dell'incidente che è costato la vita a Christian Donzello (e solo qualche ferita al compagno 18enne che correva accanto a lui): l'ipotesi, avvalorata da alcuni video girati sul posto, è quella della corsa clandestina.
Una gara improvvisata tra gli amici del paese, o un vero e proprio raduno di motociclisti? La risposta, ancora, non è definitiva.
Tra i residenti della zona, che lamentano la presenza di continui incontri nella zona industriale di Biassono (circostanza in realtà non confermata dalle forze dell'ordine), e i ragazzi che smentiscono. "Ma quali gare clandestine, si ritrovano qui perché per loro non ci sono spazi", il commento di un residente.