Chi era Bortolo Pontoglio, annegato nella vasca dei liquami nell’azienda agricola del figlio
L'allarme l'ha dato il figlio, che ha sentito un forte tonfo provenire dall'area delle vasche liquami. È morto così, annegato dopo essere scivolato, Bortolo Pontoglio, 84 anni: l'uomo, che era appena uscito di casa per controllare la struttura, dava da tempo una mano nell'azienda agricola del figlio a Santa Maria di Casaletto Sopra (Cremona).
Immediato l'intervento di Vigili del Fuoco, Carabinieri e un'ambulanza della Croce Verde. Per l'84enne, però, non c'era già più niente da fare. Per recuperare il corpo è stato necessario svuotare l'intera vasca: solo a quel punto i soccorritori hanno trovato l'uomo sul fondo, ormai senza più vita. La salma, ricomposta, dopo i vari accertamenti medico-legali è stata ora riconsegnata alla famiglia. Il funerale sarà celebrato domani mattina a Orzinuovi (Brescia), il paese dove Bortolo Pontoglio viveva insieme alla moglie, ai fratelli e ai nipoti.
La tragedia sarebbe avvenuta intorno alle 20 di domenica 29 ottobre, mentre il figlio Sergio era impegnato nelle operazioni di mungitura delle capre. Il padre Bortolo, in quei momenti, si sarebbe avvicinato alle vasche dei liquami della cascina. Forse sporgendosi troppo oltre il bordo, o forse inciampando in qualche ostacolo: l'agricoltore (in pensione) 84enne ha perso l'equilibrio ed è precipitato all'interno del contenitore.
"Era un grande lavoratore, un uomo sempre attivo. Sempre nei campi", il ricordo di chi lo conosceva in paese. "Una persona molto buona e di animo estremamente gentile e riservato", le parole invece del sindaco di Casaletto di Sopra Roberto Moreni. "Era molto conosciuto e stimato in paese. Amava trascorrere le giornate coltivando la terra: i campi per lui erano come una seconda casa. L’azienda agricola ha preso origine proprio da lui e poi, con l’arrivo della età avanzata, l’aveva lasciata al figlio". Ma Bortolo Pontoglio, come una sua creatura, continuava a prendersene cura.