Chi era Antonio Pala, il 36enne morto annegato dopo un tuffo nel lago di Garda

Si chiamava Antonio Pala l'uomo di 36 anni morto nel pomeriggio di ieri sul lago di Garda. Dopo un tuffo nelle acque dello specchio lacustre da un pontile del lago, Antonio non è più riemerso. Il suo cadavere è stato individuato successivamente sul fondale a una profondità di circa sei metri. A portare a riva il suo corpo senza vita, i sommozzatori dei vigili del fuoco intervenuti insieme alla Guardia Costiera e ai soccorritori del 118.

Chi era Antonio Pala, morto annegato nel lago di Garda

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, ieri Antonio aveva il pomeriggio libero da lavoro. Dipendente del Gimmy Bar, sul lungolago di Limone del Garda dove si era trasferito solo un paio di settimane fa per lavoro, aveva deciso di trascorrere qualche ora al lago. Tuffatosi da uno dei pontili, è stato visto in difficoltà. Riemerso per pochi istanti, è stato nuovamente inghiottito dalle acque del lago davanti agli occhi attoniti degli altri bagnanti. Subito è scattato l'allarme. Una chiamata al 1530 avvertiva del 36enne in difficoltà. Purtroppo, però, per quanto tempestivo sia stato l'intervento dei soccorritori, per Antonio era già troppo tardi. I carabinieri di Limone indagano ora sulle cause del decesso: non è escluso che la vittima abbia accusato un malore a causa dello schock termico che sopraggiunge con tuffi in acque particolarmente profonde.

Chi è Alessandro Redaelli, scomparso dopo un tuffo dalla barca

Sempre nel lago di Garda i sommozzatori dei vigili del fuoco stanno cercando ormai da diverse ore Alessandro Redaelli, l'uomo scomparso dalle 15.30 di ieri dopo un tuffo dalla barca sulla quale si trovava insieme alla sua famiglia. Del suo corpo, per il momento, però, non vi è traccia. Il 41enne, che risulta quindi ancora disperso, è scomparso nelle acque del lago sotto gli occhi della moglie Sabrina e dei due figli di cinque anni e sei mesi. Nel frattempo gli investigatori hanno aperto un'indagini. Tra le ipotesi al vaglio, la possibilità che Alessandro abbia accusato un malore che non gli abbia concesso di tornare in superficie. Inoltre, nel punto in cui si è tuffato, le correnti sono solitamente forti.